Università, nella classifica nazionale Censis Cagliari è sesta tra le ‘grandi’

Nella classifica Censis-Repubblica l’Università degli Studi di Cagliari risulta sesta tra gli atenei italiani considerati grandi, ad appena 0,4 dalla quinta posizione. Il dato conferma il piazzamento ottenuto lo scorso anno, quando però la distanza dalla posizione precedente era di tre punti, e conferma il balzo in avanti rispetto all’ottavo posto ottenuto due anni fa. Borse e internazionalizzazione sono i fattori migliori nella graduatoria di quest’anno. Soddisfazione è stata espressa dal Rettore Maria Del Zompo: “Pur considerando il valore relativo di queste classifiche, che considerano solo alcuni aspetti della vita universitaria e ne tralasciano altri, siamo soddisfatti che finalmente si evidenzi il buon lavoro fatto in questi ultimi anni. Osservare i singoli parametri di valutazione utilizzati permette di accertare il miglioramento ottenuto su aspetti – borse e internazionalizzazione – su cui il nostro Ateneo, con il sostegno della Regione, sta investendo in maniera convinta. In altre parole, significa che gli investimenti fatti in termini di politiche d’Ateneo sono stati giusti e premiano i nostri sforzi”, ha concluso la professoressa Del Zompo.

Stabile l’ateneo di Sassari al terzo posto nella classifica delle medie (da 10.000 a 20.000 iscritti). Prima Siena, seconda Trento.  “L’Università degli Studi di Sassari si conferma al terzo posto in Italia tra i medi Atenei statali secondo la classifica Censis-Repubblica 2017/2018. Siamo primi fra tutti gli Atenei italiani per “Internazionalizzazione” (99 punti come Bologna), “Comunicazione e servizi digitali” (110) e “Strutture” (110). Rispetto all’anno scorso, l’Ateneo ha conquistato due punti in più, passando da 95,8 a 97,8 punti. Un risultato non scontato, ottenuto in un contesto sempre più competitivo nel quale tutti gli atenei stanno lavorando molto per migliorarsi. L’incremento, peraltro, riguarda anche le immatricolazioni: con un +19,5% rispetto allo scorso anno, siamo tra i primi cinque atenei in Italia per aumento del numero dei primi immatricolati (fonte Anagrafe Nazionale Studenti). Da sottolineare come, secondo Censis-Repubblica, ci sia stata una crescita proprio nell‘internazionalizzazione e nel miglioramento dei servizi digitali, settori che rientrano esplicitamente nel Piano strategico del Rettore. Per quanto riguarda invece altri ambiti di attività che non si trovano direttamente sotto il controllo dell’Ateneo, purtroppo i punteggi sono più bassi, ed è per questo motivo che abbiamo ottenuto la terza posizione e non la prima: 79 punti per l’indicatore “servizi” e 91 per le “borse”, ci fanno capire che è necessario ripensare complessivamente il sistema del diritto allo studio in Sardegna, assieme alle altre istituzioni coinvolte. Censis- Repubblica anche quest’anno ha elaborato una classifica della qualità della didattica delle lauree triennali, magistrali e a ciclo unico, suddivise per gruppo disciplinare. Per quanto riguarda le lauree triennali, per il quinto anno consecutivo l’Università di Sassari è al primo posto con Architettura sopra il Politecnico di Milano, Venezia Iuav e il Politecnico di Torino. Tra le magistrali a ciclo unico, spicca il primo posto del corso di Medicina veterinaria dell’Università di Sassari (seguono Padova, Teramo e Torino), il quinto posto di Odontoiatria e Protesi dentaria, il settimo posto di Medicina e chirurgia”.

 

La classifica completa degli Atenei

Bologna tra le mega statali, la Bocconi tra le private, Perugia tra le grandi, Siena tra le medie e Camerino tra le piccole. Il Censis ha diffuso il nuovo ranking annuale degli atenei statali e non statali in base a strutture disponibili, servizi erogati, livello di internazionalizzazione e capacità di comunicazione 2.0. Il picco di immatricolati si era registrato nell’anno accademico 2003-04. Dopo di allora si è verificato un calo che si è protratto fino al 2013-14, con una riduzione complessiva nel periodo del 20%. Nel 2015-16 si ha, per il secondo anno consecutivo, una lieve crescita (+1,9%), circa 6mila immatricolati in più, dopo il +0,8% registrato nell’anno precedente, in cui si era invertito il trend.

Tra le università con oltre 40.000 iscritti mantiene la prima posizione l’ateneo di Bologna (92 punti). Segue Firenze (88,2) che guadagna una posizione rispetto all’anno precedente, acquisendo, tra l’altro, 6 punti nella comunicazione e nei servizi digitali. Terza e quarta posizione per Padova e La Sapienza di Roma, che oltre a migliorare il loro punteggio nella comunicazione e nei servizi digitali guadagnano rispettivamente 4 e 1 punti nel livello di internazionalizzazione. Ultima in classifica è, come lo scorso anno, l’Università di Napoli Federico II. L’ateneo umbro continua a guidare la classifica degli atenei che hanno da 20.000 a 40.000 iscritti, spingendo molto sull’internazionalizzazione (ottiene un punteggio complessivo pari a 94,8). Con 91,6 mantiene il secondo posto l’Università di Pavia, a cui si accoda l’Università di Parma (89,6). Al quarto posto una new entry, l’Università di Modena e Reggio Emilia, passata dai medi ai grandi atenei. Scende dal terzo al quinto posto l’Università della Calabria mentre ultima e penultima restano la Seconda Università di Napoli e l’Università di Chieti-Pescara. Perde due posizioni, infine, arrivando terz’ultima, Roma Tre. Nella graduatoria dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), sebbene con una differenza minima nei punteggi, Siena batte Trento: 99,4 contro 99,2. Stabile al terzo posto è l’Università di Sassari mentre anche quest’anno quarta in graduatoria si piazza l’Università di Trieste. Chiude il ranking all’ultimo posto l’ Università di Napoli Parthenope.In cima alla classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) primeggia nuovamente l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo di 97,2, cui segue l’Università di Teramo che, totalizzando 89,6 punti, sale di due posizioni. Stabile al terzo posto è l’Università di Macerata. Penultima e ultima posizione sono occupate dalle università di Sannio e Molise. Tra i grandi atenei privati, non statali (10.000-20.000 iscritti) al primo gradino del podio si piazza anche quest’anno la Bocconi (95,8 punti), seguita dall’Università Cattolica (89,4). Tra i medi atenei non statali al primo posto c’è la Luiss (91,4).

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