Ita Airways e AeroItalia non mollano Alghero. Le due compagnie, che già garantiscono le rotte in Continuità territoriale rispettivamente su Milano e Roma, hanno presentato le offerte per volare anche dal 29 ottobre 2023 al 26 ottobre 2024, l’anno rimasto scoperto.
L’apertura delle buste è avvenuta questa mattina durante un’adunanza pubblica appositamente convocata. Con molta probabilità domani avverrà l’assegnazione provvisoria da parte della commissione di gara, poi serviranno i trenta giorni di legge per il provvedimento definitivo. Nel frattempo tutti i vettori europei, anche quelli che non hanno presentato offerte oggi, potranno volare su Alghero accettando gli oneri di servizio senza compensazione economica. Ovvero garantiranno i prezzi calmierati ma senza prendere le sovvenzioni pubbliche. Questo dovrà avvenire entro il 27 settembre.
Il 26 ottobre del 2024 scadono in Sardegna i bandi della Continuità su Cagliari e Olbia, un’odissea più che un puntuale lavoro di tutela per i diritti dei sardi alla mobilità. I trasporti, in questa legislatura col centrodestra al governo della Regione, sono stati uno dei settori dove la maggioranza ha mostrato maggiormente i segni della inadeguatezza. La delega l’aveva in mano il leghista Giorgio Todde, solo a novembre è passata al sardista Antonio Moro.
Alghero, invece, è stata sganciata dal resto della Continuità per via dei rilievi mossi dall’Unione europea che aveva paventato il rischio di procedura d’infrazione dopo due bandi andati a vuoto, invocando la non necessità del carattere di urgenza. L’importo a base di gara per il collegamento Alghero-Milano Linate (e viceversa) è pari a 3,3 milioni di euro, Iva compresa. Per la tratta Alghero-Fiumicino (e viceversa), il bando ammonta a 5.760.084.36 euro, sempre Iva inclusa.
“Abbiamo mantenuto l’impegno con Alghero, con il territorio e con tutta la Sardegna – ha sottolineato Moro a margine della seduta pubblica -. Siamo passati nell’arco di sei mesi da zero offerte a quattro. Ringrazio AeroItalia e Ita per l’attenzione dimostrata e per la volontà di mantenersi sul mercato dei cieli sardi – ha aggiunto -, credo che abbiamo anche restituito una certa credibilità alla Regione, non ricordo gare che si sono concluse quattro mesi prima della scadenza del precedente bando”.