Il Pecorino romano per i mercati esteri: tre nuove linee di formaggio da tavola

A quarant’anni dalla nascita, il Consorzio per la tutela del Pecorino Romano Dop punta su tre nuovi prodotti per conquistare altri mercati internazionali, attrarre più consumatori con un gusto più elegante e delicato, affermarsi su nuovi canali di diffusione (hotel, ristoranti, pizzerie, bar e catering) e posizionarsi solidamente nella distribuzione specializzata come i ‘gourmet store’. Per farlo però deve modificare il disciplinare rigido della Dop e sarà l’assemblea oggi a decidere su questo.

Se la parola d’ordine per uscire dalla crisi sul prezzo del latte è ‘diversificazione’, il Consorzio mette in campo una nuova strategia con tre nuove tipologie di Pecorino Romano da tavola: ‘Extra‘ a basso contenuto di sale, ‘Riserva’ con una stagionatura di almeno 14 mesi (con supplementi da 18-20-24-30 mesi) e di ‘Montagna’. Per poter tutelare e promuovere questi tre nuovi prodotti, che affiancheranno quello tradizionale, è stato avviato un percorso di modifica del disciplinare di produzione della Dop e proprio oggi sarà l’assemblea del Consorzio a decidere su questo punto.

Un tassello indispensabile, perché così come è adesso il meccanismo di tutela è troppo generico per poter funzionare con prodotti molto diversi l’uno dall’altro. Il primo passo è stato già fatto: nell’ultimo Consiglio d’amministrazione, infatti, il direttivo dell’Ente ha condiviso e approvato le modifiche al Disciplinare.

“Non ci sarà più una sola referenza, indistinta, rispetto alla qualità, ma verranno introdotti elementi qualitativi che differenzieranno il prodotto e ci consentiranno di affermarci su mercati completamente nuovi o ancora solo parzialmente esplorati, spostandoci da quelli prettamente industriali alle vendite per le tavole, soprattutto in mercati come quello americano – spiega Salvatore Palitta, presidente del Consorzio -. Ma non solo: anche il consumatore potrà liberamente scegliere quale tipologia di Pecorino comprare. La componente salina, elevata per tradizione, è sempre stata associata al Pecorino romano. Oggi, è arrivato il momento di far arrivare un’informazione precisa al consumatore”. Il disciplinare, dopo la definitiva approvazione da parte dell’assemblea dei soci, sarà sottoposto alle verifiche del ministero competente e della commissione Agricoltura.

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