Sopralluogo Ue a Ottana: “Il solare-termodinamico è un’eccellenza”

Sopralluogo, oggi, nell’impianto solare termodinamico di Ottana, costruito nella zona industriale e costato 6 milioni e 600mila euro. La struttura è stata visitata dalla rappresentante della Commissione europea, Silvia Rescia, che a campione compie delle verifiche per controllare l’andamento di spesa e progetti della programmazione. In questi caso le risorse Ue utilizzate rientravano nei fondi Fesr 2014-2020 che per metà hanno coperti i costi di realizzazione. Ad accompagnare la Rescia, l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, il sindaco di Ottana, Franco Saba, quello di Noragugume, Federico Pirosu e altri primi cittadini del territorio. sindaci del territorio. C’era anche il rappresentante dell’Agenzia per la Coesione territoriale, Edmondo Mone, e altri delegati di Enas, Sardegna Ricer4che, università di Cagliari, assessorato all’Industria e Autorità di gestione del Fesr.

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“È un bell’esempio – ha detto Paci – di come si può rilanciare il sistema produttivo locale. Basta guardarsi intorno: alta tecnologia che riesce a garantire energia pulita, rinnovabile, che serve le imprese ancora localizzate qua e che potrà servire le aziende che ci auguriamo possano continuare a insediarsi ma che è importante anche per i cittadini, per il nuovo modo di distribuirla e per l’abbattimento dei costi. Allo stesso tempo con questo impianto, riconosciuto come eccellenza dall’Europa, si fa ricerca. E si utilizzano aree non agricole, perché su quelle invece vogliamo rilanciare l’agricoltura, anche quella ad alta tecnologia”.

L’impianto è affidato a Enas, che gestisce il servizio idrico multisettoriale e che, proprio attraverso questa infrastruttura, abbatte i gravosi costi energetici che si sostengono per portare l’acqua alle aziende agricole del territorio. Ricade nell’area di rilevanza strategica “Su Suercone”, presentato dalla Comunità montana Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia per valorizzare l’offerta turistica del territorio, creando un sistema integrato finalizzato alla riconoscibilità dell’area quale destinazione turistica. “Accanto all’attività di valorizzazione turistica e ambientale – si legge in una nota della Regione -, è prevista l’attuazione di un articolato quadro di interventi per la definizione di una rete di servizi a supporto del tessuto imprenditoriale del territorio, tra cui emerge appunto il Progetto Solare termodinamico di Ottana. L’iniziativa coinvolge la ricerca applicata (il progetto è realizzato in partenariato con l’Università di Cagliari e con Sardegna Ricerche), con lo scopo di sviluppare e implementare nuove metodologie per la gestione dell’energia pulita e, allo stesso tempo, abbattere i costi dell’energia”.

Ottana è da qualche tempo al centro delle cronache per via della crisi industriale: venerdì il Pds ha organizzato una manifestazione e la Regione, attraverso il governatore Francesco Pigliaru, aveva dato la disponibilità ad aumentare le risorse. Paci sul punto ha detto: “Stiamo lavorando costantemente, verrà costruita una task force per affrontare il tema della Sardegna centrale, della grande crisi industriale. In Giunta abbiamo approvato la delibera che propone Ottana come area di crisi complessa. Stiamo finanziando nuove imprese che vogliono investire, come la Antica Fornace che sta raddoppiando i suoi impianti, stiamo facendo importanti interventi di programmazione territoriale sia con l’Unione di Comuni del Marghine che con la Comunità Montana della Barbagia. Ormai è chiaro che non si può puntare solo sulla grande industria, il cui ciclo sembra ormai avviato alla conclusione ma anche sull’agroindustria, aull’artigianato, sugli attrattori culturali, sulla tecnologia che aiuta a garantire servizi a tutta la comunità”.

Sulla spesa delle risorse Ue, l’assessore alla Programmazione nonché vicepresidente della Giunta ha sottolineato: “Abbiamo fatto grandi corse per spendere tutti i fondi della programmazione 2007-13 e ci siamo riusciti, non perdendo neanche un euro e rendicontando il 104 per cento dell’importo. Siamo partiti con la nuova programmazione, con un fisiologico ritardo nella fase iniziale dovuto alle complicate procedure europee. Ma ora abbiamo recuperato, e contiamo di centrare pienamente gli obiettivi fissati al 31 dicembre 2018 dalla Commissione europea”.

A Ottana non era presenta, per via di altri impegni, l’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, che ha mandato una nota: “Siamo molto soddisfatti per la menzione speciale ricevuta dal progetto di Ottana nell’ambito ‘Ricerca applicata innovativa o di dimostrazione’ del prestigioso premio ItaliaDecide. Siamo davanti a un’opera che ha un forte carattere innovativo a livello mondiale, è il primo impianto che su scala industriale integra le tecnologie solari, solare termodinamico e fotovoltaico a concentrazione”.

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