Sassari-Olbia, venti imprese sarde in sub appalto: “Abbiamo crediti per 10 milioni”

“Venti imprese sarde impegnate nella realizzazione della Sassari-Olbia mediante subappalti vantano 10 milioni di euro di crediti nei confronti di Anas o delle imprese capofila”. È la denuncia lanciata da villa Mimosa, sede di Confindustria Centro Nord Sardegna, dalla Consulta delle costruzioni della provincia di Sassari. Con un documento firmato da Ance Confindustria, Aniem Confapi, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Associazione generale cooperative italiane, Filca Cisl e Feneal Uil, il tavolo di rappresentanza del settore edile del nord ovest hanno protestato per conto di “tutte quelle imprese che nel lungo cantiere hanno investito lavoro e risorse proprie ma che a diversi anni dall’avvio delle opere non hanno ancora ricevuto pagamenti o saldi”.

Ancora una volta, denuncia Andrea Piredda di Ance Confindustria, che coordina la Consulta, “a eseguire i lavori
sono state le imprese sarde, ma senza raccoglierne i benefici”. Secondo Piredda la situazione è figlia di “lungaggini burocratiche e vicende economico-giudiziarie che hanno investito vari committenti”. Per la Consulta delle costruzione “il cantiere della Sassari-Olbia presenta analogie agli appalti del G8 a La Maddalena”, è la denuncia. Anche in quel caso, ricorda Piredda, “l’Ance aveva denunciato lo schiaffo alla dignità delle imprese sarde per essere state snobbate nell’assegnazione dei lavori da parte della Struttura di missione, con la motivazione che i requisiti di tali imprese non erano sufficienti. Una riflessione che spinge il tavolo a chiedere che tutte le forze istituzionali vigilino e intervengano per garantire condizioni di concorrenza non privilegiata ma accessibile anche al sistema delle imprese locali”.

A queste condizioni, è il timore diffuso, “le aziende isolane sono costrette ad accontentarsi di subappalti, impegni con le banche e crediti”. Gli edili di Sassari e del territorio hanno scritto al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per chiedere “un incontro urgente per illustrare le problematiche e conoscere le possibili azioni da attivare per una rapida risoluzione”.

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