‘Sardegna, il cuore’, progetto di sviluppo turistico: arriva la carta di qualità per strutture e servizi

Una carta di qualità e dei servizi condivisi per garantire standard di accoglienza minimi e migliorativi e un’app di promozione in uscita ad inizio anno. E poi: 94 incontri territoriali con più di 100 portatori di interesse coinvolti tra imprese – strutture ricettive, ristoranti, guide, artigiani, servizi turistici e trasporti – e soggetti pubblici e privati, tra cui i due gruppi di azione locale del progetto: i Gal Bmg e Barigadu Guilcer e la Comunità montana Sarcidano Barbagia di Seulo.  Questi alcuni dei risultati raggiunti da “Sardegna, il cuore”, progetto di sviluppo del turismo interno della Sardegna nelle regioni storiche delle Barbagie, Sarcidano, Barigadu e Guilcer.

Nei giorni scorsi l’accordo tra i due Gal – a cui si aggiunge il Gal Barbagia Sarcidano di Seulo – che hanno sottoscritto un protocollo di intesa strategico, assieme ad altri partner, per il quinquennio 2023 – 2027 che prevede di ampliare il sistema di governance e la rete pubblico-privata, portando avanti il percorso intrapreso nel 2023 con “Sardegna, il cuore”.  Le attività principali includono: l’adesione di nuovi operatori alla rete (attualmente sono 92), la traduzione dei contenuti in inglese e sardo, l’implementazione di nuove funzioni dell’app digitale e la partecipazione a fiere internazionali del turismo in ottica di promozione integrata. 

“Far convergere le proprie strategie su obiettivi comuni capitalizzando il percorso già intrapreso con reciproca soddisfazione è già un risultato straordinario, – spiega Ilenia Vacca, presidente del Gal Bmg, capofila del progetto – oltre ad esserci le condizioni per guardare insieme verso la stessa direzione, stiamo già lavorando per espandere la rete di operatori del territorio che vogliano contribuire attivamente a dare forma ai prodotti e a mettersi in rete”. Al percorso in continuità con “Sardegna, Il cuore”, aderiscono ai tre Gal e  in qualità di partner associati: la Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo, la Camera di Commercio di Nuoro, la Camera di Commercio di Oristano-Cagliari, la Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai, la Provincia di Oristano, la Provincia del Sud Sardegna, la Provincia di Nuoro e l’Unione dei Comuni Barbagia.

Frutto del lavoro dei tavoli tematici di “Sardegna, il cuore” che si sono svolti da aprile a novembre è la Carta di qualità dei servizi turistici, realizzata in collaborazione con quasi un centinaio di operatori turistici al fine di migliorare e garantire un’accoglienza di qualità per i visitatori in Sardegna. La carta definisce requisiti qualitativi minimi per diverse categorie, come punti informativi, strutture ricettive, ristoranti, aziende agroalimentari e artigianali, servizi di mobilità locale, guide turistiche e ambientali, contenitori culturali. Tali requisiti sono suddivisi in tre gruppi: quelli comuni a tutte le categorie, quelli specifici obbligatori per ogni categoria e i requisiti migliorativi per alzare ulteriormente il livello di qualità. Tra i migliorativi, la necessità che si parli – ad ogni livello – almeno una lingua straniera, in particolare l’inglese per le strutture ricettive, e almeno due lingue per chi opera in un ristorante.  Che si usi  – per quanto possibile – prodotti di filiera su cui si è ampiamente documentati e in grado di raccontare al cliente; che si allestisca nel locale un angolo di lettura  per consultare le guide del territorio e leggere libri di autori locali. Per chi gestisce una fattoria didattica, l’obiettivo sarà quello di sviluppare del materiale audiovisivo da proporre all’accoglienza e percorsi interattivi; non in ultimo, nella carta di qualità e dei servizi anche gli esercenti dei punti vendita di prodotti tipici dovranno dimostrare di conoscere i prodotti e le materie prime che propongono e di saperli raccontare. Tutto questo in connessione con le aziende fornitrici, con gli artigiani e agli eventi della zona da suggerire al visitatore per migliorare la conoscenza e la consapevolezza di ciò che acquista.

“La carta dell’accoglienza – spiega Maurizio Orgiana, temporary manager di ‘Sardegna, il cuore’ – è uno strumento in itinere che non ha l’obiettivo di regolamentare, piuttosto deve fungere da stimolo. E’ stato redatto a 190 mani, assieme agli operatori, dimostrando la volontà degli stessi di voler crescere e alzare l’asticella verso un modello di accoglienza capace di innovarsi, comune e condiviso”.

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