Ryanair contro il Governo: “Dietrofront su tetto ai prezzi o tagliamo voli nell’Isola”

Si alza il livello dello scontro tra Ryanair e il Governo Meloni. E in mezzo a questa battaglia c’è la Sardegna. La compagnia irlandese attacca l’Esecutivo sulla questione del decreto che impone un tetto ai prezzi dei voli nei periodi “caldi”. Il Governo interviene sugli algoritmi che regolano il sistema dei prezzi e a Ryanair non è andata giù, parlando di “decreto illegale” e chiamando in causa l’Isola: “Se il decreto non sarà cancellato Ryanair sarà costretta a tagliare le sue attività su Sardegna e Sicilia nell’estate e inverno 2024 e ciò vorrà dire meno passeggeri a tariffe più alte”, ha detto l’ad Eddie Wilson, annunciando nuove rotte da e per l’Isola in bassa stagione e per la precisione al’aeroporto di Alghero ( Bologna, Milano-Bergamo, Milano-Malpensa, Napoli e Pisa). “Mentre Ryanair investe in Sardegna, trainando la crescita dell’isola con investimenti reali, il governo italiano, purtroppo, fa esattamente il contrario col suo decreto illegale e fuorviante che fissa un tetto ai prezzi, violando i regolamenti Ue e allontanando Ryanair dall’Isola”.

La compagnia, prosegue Wilson, “è in una posizione unica per guidare la crescita, le tariffe basse, ed è pronta a portare altri 2 milioni di passeggeri in Sardegna e 3 milioni in Sicilia, se il Governo italiano sosterrà le iniziative sulla riduzione dei costi che Ryanair ha presentato al ministro Urso questa settimana a Roma”. Le parole di Wilson hanno suscitato critiche ‘bipartisan’. “Le dichiarazioni del ministro Urso e quelle del ceo di Ryanair fanno venire più di un dubbio sulla discussione avvenuta tra Governo e compagnie aeree – sostiene il deputato del Pd, Silvio Lai -. In particolare le parole sprezzanti di Wilson sono inaccettabili sotto ogni punto di vista, e spero vivamente che non abbia ragione sull’impatto del decreto sulle norme Ue. Confido che l’iniziativa assunta dal Governo sulla scorrettezza  dell’attività delle compagnie aeree in merito agli aumenti dei biglietti aerei su Sardegna e Sicilia sia stata verificata in sede europea e nelle opportune sedi di legittimità prima di essere messa nero su bianco su un decreto. Se cosi non fosse e le pesanti parole di Wilson si basassero non solo sull‘arroganza della compagnia aerea ma su una valutazione errata dello strumento attivato sarebbe davvero grave”.

Critiche anche da Salvatore Deidda, deputato Fdi e presidente in Commissione Trasporti della Camera. “Nessuno nega quanto di buono ha fatto Ryanair e quanto di buono potrà fare in futuro, tanto da impegnarci e lavorare su addizionali e imposte aeroportuali ma parlando di continuità territoriale l’Ad di Ryanair dimostra di non conoscere o non voler capire le esigenze di mobilità da e per la Sardegna o dai territori più periferici. Chi abita, lavora nelle Isole, in particolare Sardegna e Sicilia, e deve partire per ragioni di salute, ha bisogno di poter prenotare un biglietto aereo senza preavviso e non pagarlo un salasso. Abbiamo bisogno – prosegue – di servizi come per i barellati o chi ha altre esigenze di salute senza pagarlo un salasso, stiamo chiedendo all’Europa di modificare la normativa sia per le Isole ultraperiferiche sia il regolamento a tutela dei pendolari e dei cittadini rispetto proprio a ritardi e cancellazioni da parte le compagnie”. “L’ad – conclude Deidda – rispetti le istituzioni italiane e ritorni ad un dialogo con i toni corretti e rispetto ruoli”.

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