Portovesme srl, prosegue la protesta e arrivano i primi licenziamenti

Prosegue la protesta dei lavoratori della operai della Portovesme srl che hanno trascorso la notte e trascorreranno ancora altre giornate a 100 metri di altezza sulla ciminiera dell’impianto Kss dell’azienda del Sulcis e intanto arrivano i primi licenziamenti.

La notizia è stata confermata dalla Uilm, nel secondo giorno di protesta dei quattro operai. “Sono state inviate ieri e oggi abbiamo tenuto una videoconferenza con Confindustria per cercare di trovare un ammortizzatore sociale che possa far rientrare questa ennesima emergenza nel territorio – dice Renato Tocco, segretario Uilm Sulcis -. La situazione sta peggiorando e mi auguro che dal tavolo di confronto del 3 possa arrivare una soluzione o, quanto meno, un impegno per una soluzione concreta sul costo dell’energia”.

“Oggi a pagare il prezzo della crisi sono i più fragili, i lavoratori delle ditte esterne – aggiunge – chiedo che la politica regionale e nazionale trovino una soluzione perché la situazione sta esplodendo. È una bomba sociale”.

“Non rasserenano gli animi neppure le decisioni come quella di stamattina di non concedere la sala per l’assemblea dei lavoratori delle ditte d’appalto in un momento in cui pioveva – osserva Tocco – ora serve che tutti facciano la propria parte per rasserenare una situazione difficile”.

Intanto i quattro operai si preparano a trascorrere la seconda notte la seconda notte all’addiaccio. I quattro non intendono mollare la presa per tenere alta l’attenzione sul tema del costo dell’energia salito alle stelle per l’azienda che ha deciso di fermare alcuni impianti, siglando con i sindacati un’intesa per la cassa integrazione a rotazione – che parte da oggi – per i 550 dipendenti.

“Dopo una lunga e approfondita valutazione della situazione di crisi, dopo aver sentito le segreterie di categoria e la Rsu di fabbrica, visti gli innumerevoli incontri registrati negli ultimi 15 mesi che non hanno portato a nessun risultato tangibile, abbiamo deciso di continuare la lotta ed assistere alla riunione di venerdì convocata dal ministero dall’interno della ciminiera. Ci riserveremo di fare nuove valutazioni a seguito dell’esito della riunione stessa – dicono i lavoratori – La lotta per l’energia e per il lavoro continua”.

Domani sarà la vigilia dell’incontro a Roma, convocato al ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo la notizia della protesta degli operai del Sulcis. E saranno proprio gli esiti di quel tavolo a determinare la fine o meno della clamorosa iniziativa iniziativa e imprimere una svolta all’intera vertenza. Oggi, oltre alla visita del neo segretario Pd della Sardegna Piero Comandini, i lavoratori hanno ricevuto la solidarietà dei sindaci del territorio, preoccupati per gli effetti occupazionali ed economici per un nuovo rallentamento produttivo.

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