Lunedì alle 16 l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, nel Centro servizi Saccargia presso la Basilica SS Trinità a Codrongianos, firmerà con i sindaci e i rappresentanti del tessuto imprenditoriale e sociale del territorio la chiusura del progetto di sviluppo “Anglona-Coros,Terre di Tradizioni”. È l’ottavo progetto che viene finanziato all’interno della programmazione territoriale della Regione, mentre altri 12 sono in fase di elaborazione. Oltre il 90% dei Comuni Sardi, al netto di quelli presenti in altri specifici programmi di sviluppo, è ormai coinvolto nella programmazione territoriale che punta al rilancio dell’intero territorio regionale attraverso progetti che partono dai singoli territori, coinvolgono le imprese e mirano a valorizzare fortemente le risorse locali. Il Progetto di Sviluppo Territoriale “Anglona e Coros, Terre di tradizioni” punta su una strategia di sviluppo locale fortemente ancorata ai fattori identitari che caratterizzano il territorio, favorendo l’attrattività del sistema economico e sociale. Il patrimonio culturale e architettonico, la presenza di elementi paesaggistici di pregio e il forte radicamento delle produzioni di qualità rappresentano le principali leve competitive su cui il territorio intende investire, attraverso la valorizzazione turistica integrata dell’offerta naturalistica, culturale ed enogastronomica e la rivitalizzazione e diversificazione del tessuto produttivo locale. In particolare il progetto si propone quindi di favorire la nascita di un’identità turistica unitaria, ricomponendo l’eterogeneità dei territori attraverso la messa in rete in chiave turistica del patrimonio religioso-architettonico e favorendo la più ampia integrazione nella definizione di una qualificata proposta culturale, naturalistico-ambientale e di turismo attivo, nonché attraverso il sostegno alle attività economiche che operano nei settori del Turismo e delle Produzioni Tipiche. Inoltre il progetto intende favorire l’innalzamento dei livelli complessivi di benessere della comunità, attraverso l’ampliamento dei servizi in favore delle fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, famiglie con bambini e con giovani a carico) intervenendo su recupero e integrazione dei servizi di assistenza e delle dotazioni sportive e ricreative.
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