Oltre al lavoro rischiano di perdere anche cinque mensilità arretrate, le 18 lavoratrici licenziate dalla società di Forlì che gestisce l’appalto del Comune di Oristano in scadenza il 31 dicembre per il servizio di pulizia degli uffici comunali e del Palazzo di Giustizia. Stamattina hanno manifestato pacificamente in piazza Eleonora davanti all’ingresso del Municipio, ma per sapere quale futuro le aspetta dovranno attendere i risultati della Giunta in programma questa sera.
“Guadagniamo mediamente meno di 400 euro al mese più gli eventuali assegni familiari, ma per molte di noi questi pochi soldi sono indispensabili per mantenere la famiglia”, hanno spiegato raccontando che aspettano ancora, e non sanno se e quando potranno averlo, il pagamento della quattordicesima e degli stipendi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. L’unica cosa certa, ad oggi, è che dall’1 gennaio sono senza lavoro. E non si sa che prenderà in carico le pulizie degli uffici comunali e del Tribunale. La Giunta potrebbe decidere stasera l’affidamento del servizio alla società in house Oristano Servizi, che però non può fare assunzioni e provvederà con personale proprio distogliendolo da altre incombenze. “Per il Tribunale, invece, ci deve pensare il ministero di Grazia e Giustizia, che però finora non ha fatto sapere nulla”, ha precisato la segretaria provinciale della Cgil Roberta Manca. Allo stato attuale, nella migliore delle ipotesi, potrebbero essere salvati solo meno della metà dei posti di lavoro se il ministero affidasse il servizio di pulizia degli uffici giudiziari con la clausola della riassunzione del personale licenziato.