Opere pubbliche incompiute, 47 cantieri fermi: bloccati nell’Isola 241 milioni

In Sardegna sono 47 i cantieri fermi, vuoi per burocrazia, mancanza di fondi, problemi tecnici, fallimento o recesso dell’impresa, per sopravvenute nuove norme tecniche o mancato interesse. Di conseguenza bloccano un totale di oltre 241milioni di euro di appalti pubblici, di cui ben 123milioni per la loro ultimazione. Peggio della Sardegna fa solo la Sicilia, con 138 opere incompiute. I dati li ha elaborati e commentati Confartigianato imprese Sardegna.

Una piccola nota positiva: la situazione, in Sardegna, è migliorata rispetto al 2020, quando si registravano 53 opere bloccate. La ragione è dovuta all’accelerazione compiuta dall’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici. E, nonostante la frenata causata dalla pandemia e dall’aumento dei costi del lavoro e dei materiali, ci sono anche molte opere vicino alla conclusione e altre realizzate al 50%, che si avviano verso la conclusione in tempi brevi. I dati arrivano dalla rielaborazione dell’ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, sull’elenco delle opere pubbliche incompiute del 2021, pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), nel quale vengono inseriti annualmente gli elenchi delle opere pubbliche non completate delle amministrazioni centrali e territoriali.

Nell’elenco ci sono diverse situazioni che riguardano la Sardegna: dalla sistemazione idraulica dei fiumi alla interconnessione dei sistemi idrici del Tirso e Fluminimannu passando per gli interventi sul Cixerri, dalla messa in sicurezza di strade e parcheggi fino alla riqualificazione di antichi borghi abbandonati; poi realizzazione di scuole, risanamento di edifici ospedalieri, costruzione di piscine, strutture sportive e parchi urbani. Tra le cause dello stop dei cantieri, per il 40 per cento è la mancanza di fondi, nel 30 per cento problemi tecnici, nel 18 per cento il fallimento dell’impresa, il recesso o la risoluzione contrattuale, nel 6 per cento sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, nel 4 per cento perché si riscontra un mancato interesse al completamento, mentre solo per il 2 per cento perché concorrono più cause contemporaneamente.

“Il maltempo, che si farà sentire soprattutto nei prossimi mesi – afferma Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – negli anni passati ha mostrato quanto sia drammaticamente fragile la Sardegna e tutto il nostro Paese, soprattutto se si guardano i danni dati dal dissesto idrogeologico”. Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna: “Purtroppo, le opere non ultimate sparse per l’Isola, così come nel resto d’Italia, sono il frutto di una poco oculata gestione dei fondi. Non solo rappresentano un grave esempio di cattiva amministrazione ma spesso deturpano e danneggiano il paesaggio e infieriscono anche sul comparto edile, già pesantemente colpito dalla crisi, che potrebbe invece trovare una boccata di ossigeno proprio nella costruzione di nuove opere di edilizia pubblica”.

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