Nessun accordo sul prezzo del latte, fumata nera dal tavolo in Regione

Nulla di fatto al tavolo regionale sulla vertenza del latte ovino. La distanza rimane e si quantifica in 35 centesimi: gli industriali ne propongono 65 a litro, i pastori un euro. Da lì non ci si muove. Nel mezzo cinque ore di trattative, dalle 16 di questa sera, finite tra i cori dei pastori che attendevano fuori dal palazzo, al grido di “Buffoni, buffoni”.

Durante la discussione sembrava a un certo punto che la quadra fosse stata trovata, in particolare su alcuni punti:  la proposta del mondo della cooperazione di ancorare il prezzo del latte a quello del Pecorino romano, su base mensile, rilevato dalle quotazioni della borsa di Milano per far sì che non scenda al di sotto di un minimo prefissato, è stata poi accantonata. A farla saltare tutto è stato proprio il prezzo minimo su cui non c’è stata l’intesa.

Alla riunione erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, i rappresentanti di Cia, Confagricoltura, Copagri, Agci, Legacoop, Oilos, Confindustria, Coop Cao, Consorzi del Pecorino romano, del Fiore sardo e del Pecorino sardo, Banco di Sardegna, Sfirs, Fidicoop, Agris, Laore, Argea, Anci Sardegna, i sindaci di Gavoi, Silius, San Basilio, Senorbì, Pattada e Musei, e una delegazione di pastori indipendenti.

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Grandi assenti la Coldiretti, che ha giocato una partita tutta sua, e il Movimento pastori sardi che poco prima dell’appuntamento ha annunciato di non voler partecipare.

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L’unico risultato è arrivato dalla Regione, che ha proposto di immettere 10 milioni di euro, attraverso la Sfirs, per il progetto ‘Qualità’ del Consorzio di tutela del Pecorino romano e del Banco di Sardegna per poter ritirare tra i 15 e i 20 mila quintali di eccedenze.

Fuori dal palazzo, circa trecento persone, tra cui anche molti studenti che in mattinata avevano manifestato sotto il palazzo del Consiglio regionale, hanno atteso tra le proteste fino alla serata. Qualche scintilla all’uscita dei partecipanti al tavolo dal palazzo della Regione: i pastori hanno manifestato tutta l’insoddisfazione per la mancata soluzione. Proteste vivaci e forze dell’ordine in tenuta antisommossa, ma nessun incidente.

Intanto domani alle 15 a Roma le associazioni agricole regionali, da Coldiretti a Cia, Confagricoltura, Copagri e la cooperazione incontreranno il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Sarà presente anche la Regione, con l’assessore Caria, invitata a partecipare last minute.

Marzia Piga

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