Sono visibilmente delusi il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria all’uscita dalla riunione del tavolo sul latte ovino, che si è chiuso con un nulla di fatto.
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“Non è la Regione che fa il prezzo, sono i produttori e i trasformatori che fanno una proposta. Noi possiamo favorire il dialogo. Le distanze sono ancora importanti e noi lavoriamo per ridurle”, ha detto a caldo il presidente. Sia Pigliaru che Caria parteciperanno domani al tavolo convocato al Viminale da Matteo Salvini. “Non eravamo stati convocati, abbiamo dovuto chiedere di essere invitati”.
“Oggi abbiamo messo a disposizione ulteriori risorse affinché il prezzo del latte possa salire”, ha aggiunto l’assessore regionale all’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha illustrato l’altra partita sulla quale si sta ragionando: ancorare il prezzo del latte al valore del Pecorino romano, calcolato sulle quotazioni della piazza di Milano. Due interventi, il primo per arginare l’emergenza, il secondo di tipo strutturale, che servirebbero a far rialzare il prezzo.