Caro-energia, caro-prezzi in generale, e dagli inizi del 2023 anche il caro-mutui. Anche in Sardegna la crisi internazionale e della guerra in Ucraina ha fatto impennare i prezzi delle case acquistati dalle famiglie, e cresciuti in media d’anno del più 3,8 per cento. Lo rileva l’Istat precisando che questo aumento è il più ampio dal 2010. L’Isola però ha un primato di sostenibilità: è la seconda regione in Italia, dietro il Trentino Alto Adige, per mutui green.
In media, nel 2022, i prezzi delle abitazioni nuove fanno registrare un più 6,1 per cento e quelli delle abitazioni esistenti crescono del 3,4 per cento. L’Istat precisa tuttavia che rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’Ipab, nel 2022 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 9,5 per cento. Una curiosità: l’età media dei contraenti è di 37 anni, un dato di poco superiore rispetto alla media italiana (35 anni).
I sardi però sono molti attenti al fattore della sostenibilità: il 16 per cento dei finanziamenti erogati in Sardegna riguarda l’acquisto di un immobile a elevata classe energetica, A o B. Tra le città sarde spicca Cagliari, con il 64 per cento dei mutui green, seguita da Sassari (19 per cento) e da Oristano (11 per cento). “I dati confermano la volontà diffusa tra le generazioni più giovani di contribuire a un mondo più sostenibile attraverso l’acquisto di immobili con alti standard energetici, un desiderio che viene reso più accessibile dalle soluzioni a prestito elevato e che risulta particolarmente sentito in Sardegna – commenta Roberta Brunelli, Ceo e managing director del gruppo Qualis -. Le proposte di credito che consentono l’accesso a mutui oltre l’80 per cento del valore di un immobile giocano un ruolo centrale per rispondere alle esigenze di chi decide di investire un importo maggiore per l’acquisto di una casa green che possa combinare una maggiore efficienza energetica con ricadute positive per l’ambiente”.