Meridiana respira. Ma è polemica sulla festa dei 50 anni

Dopo il delisting dalla Borsa, una operazione che va vista positivamente viste le perdite record per un titolo che non ha mai portato fortuna al suo azionista di riferimento, Meridiana incassa un’altra buona notizia. La compagnia aerea del principe Karim Aga Khan, tornato in sella in solitudine, ha riconquistato la fiducia dell’Enac, l’ente nazionale per l’Aviazione civile, che ha comunicato di aver ripristinatola licenza di esercizio di trasporto aereo alla compagnia sarda. Meridiana, infatti, si legge nel comunicato Enac, “sta rispettando gli impegni assunti, come da piano industriale presentato, anche attraverso il supporto finanziario da parte del socio unico Meridiana S.p.A. che garantisce la continuità aziendale”. Il commissario straordinario Vito Riggio e il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, hanno espresso compiacimento per la risoluzione celere e positiva della vicenda, soprattutto nell’imminenza dell’avvio della stagione estiva.

Lo scorso gennaio la revoca della licenza dopo un aereo “pignorato” all’aeroporto di Firenze

La revoca della licenza di volo nei confronti di Meridiana arrivò lo scorso gennaio non proprio come un fulmine a ciel sereno. Dopo mesi di rumors circa difficoltà finanziarie e dissidi interni alla governance aziendale, la Adr Roma, società che gestisce l’aeroporto di Fiumicino, controllata dalla famiglia Benetton, presentò un decreto ingiuntivo che condusse al pignoramento di un aereo a Firenze, con altri 5 bloccati e poi “restituiti” in giro per l’Italia. Uno scenario terribile, che aveva fatto emergere addirittura l’ipotesi che la compagnia potesse essere costretta a portare i libri in tribunale. Il fallimento (in realtà mai realmente vicino) venne scongiurato dall’Aga Khan, che inviò un bonifico da 500 mila euro ad Adr Roma consentendo alla compagnia di mantenere l’operatività.

Tuttavia il pignoramento in pista dell’aereo nell’aeroporto di Firenze aveva fatto scattare la procedura dell’Enac, con la sospensione della licenza di volo di Meridiana fly e la concessione di una provvisoria. Un provvedimento previsto dalla normativa europea – spiegava la compagnia in una nota – per i vettori che, a fronte di difficoltà finanziarie, presentino un piano realistico di ristrutturazione aziendale. Scontata la soddisfazione dell’amministratore delegato di Meridiana, Roberto Scaramella : “Eravamo sicuri di avere le carte in regola per riottenere la licenza d’esercizio, ma siamo fieri di aver chiuso la vicenda in soli tre mesi e mezzo. Si tratta, infatti, di una procedura che di solito dura minimo 6 mesi”. Un bel regalo per la festa dei 50 anni di Meridiana, prevista per il prossimo 8 giugno all’aeroporto Costa Smeralda e dedicata a tutti i dipendenti e alle loro famiglie. Dipendenti che però non hanno dimostrato lo stesso entusiasmo del manager arrivato dal fondo Akfed per risollevare le sorti della compagnia aerea fondata mezzo secolo fa, con il nome di Alisarda, dal principe ismaelita.

La festa per i 50 anni di Meridiana contestata dal sindacato Usb 

Così la festa per il compleanno di Meridiana rischia di diventare nuovo motivo di divisione e rancori tra la compagnia e una parte dei suoi dipendenti. L’armonia che ha seguito l’addio (per lui molto remunerativo) del comandante Giuseppe Gentile, per 18 mesi contestato amministratore delegato della compagnia aerea sarda, si è così bruscamente interrotta. Cgil e Ugl hanno aperto una procedura di raffreddamento, anticamera dello sciopero, chiedendo all’azienda il rispetto delle Ftl, i limiti di orario di servizio per il personale navigante e il rispetto della puntualità nella consegna dei turni mensili ai lavoratori. Il sindacato di base Usb affronta invece la situazione in maniera più ampia e in un comunicato si chiede “cosa ci sia da festeggiare in un momento così critico, con 1350 dipendenti in cassa integrazione o i 192 milioni di euro di debiti da risanare”.

L’8 giugno tutti i dipendenti di Meridiana sono invitati, assieme alle loro famiglie, alla festa che l’azienda organizzerà in uno degli hangar dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Una festa in famiglia all’insegna della sobrietà, come ha tenuto a precisare l’ad Roberto Scaramella. In molti si aspettano la partecipazione dell’Aga Khan, dal 30 maggio unico azionista della compagnia aerea che ha completato le operazioni di delisting e ora ha ufficialmente abbandonato Piazza Affari. Per Usb è come se si volesse festeggiare “un malato terminale” . “Solo formalmente Meridiana si riappropria del suo nome e dei suoi colori – scrive il sindacato di base in un duro comunicato – in realtà continuerà ad operare gran parte della sua attività con Air Italy”. Un dato emerge sugli altri, come si evince dal comunicato : migliaia di dipendenti della storica Alisarda (da cui nacque Meridiana e poi Meridiana fly, dopo la fusione con Eurofly) sono ora in cassa integrazione contro i soli 180 potenziali di Air Italy.

Il personale navigante di Air Italy ha un costo inferiore rispetto ai colleghi di Meridiana . Ecco perché “USB chiede da tempo di superare l’assetto a due vettori e denuncia la situazione dove milioni di euro di ammortizzatori sociali sono utilizzati in un’operazione di dumping interno ed un giochetto al risparmio. E’ ora di rilanciare la vertenza e di verificare in tutti gli ambiti istituzionali se tutto questo è corretto e legittimo – sottolinea Francesco Staccioli, responsabile del sindacato di base – e USB è intenzionata a farlo al più presto.”

La risposta di Scaramella: “Air Italy offre maggiore efficienza”

Oggi Scaramella ha risposto, con una lettera indirizzata a tutti i colleghi, al comunicato diffuso dalla sigla sindacale che parla di festeggiamenti poco opportuni per una compagnia che conta 1350 dipendenti in cassa integrazione. L’amministratore delegato di Meridiana ha spiegato che la celebrazione per il cinquantesimo anniversario dalla nascita della compagnia sarà un’occasione per ringraziare tante persone che seriamente hanno lavorato e contribuito in questi anni, insieme a tanti partner industriali, finanziari e commerciali, a “creare un’azienda, i suoi valori, il suo livello di servizio ai passeggeri, i suoi standard operativi”. Alle accuse mosse da Usb di voler incrementare l’orario di servizio del personale navigante di Air Italy , economicamente più vantaggioso, Scaramella risponde che le chiamate in servizio dalla Cig riflettono le necessità operative della compagnia . “Certo Ai Italy – ammette l’amministratore delegato – offre maggiore efficienza e produttività” . Una dichiarazione che apre prospettive nuove, ma anche destinata a riaprire polemiche mai sopite che promettono elettricità per le prossime settimane. La festa è finita prima di iniziare?

Giacomo Legato

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