La lettera inviata due giorni fa del presidente di Meridiana, Marco Rigotti, ai dipendenti in cui chiedeva fiducia non è servita a placare gli animi e nemmeno ad evitare nuove azioni di protesta di cui stanno facendo le spese solo i passeggeri con voli cancellati e ritardi. Adesso l’Associazione piloti Meridiana (Apm) risponde al presidente con un’altra lettera dai toni poco concilianti in cui chiede anche che vengano annullati i licenziamenti. “Abbiamo letto la sua lettera in cui ci chiede ancora ‘fiducia’ in bianco – spiegano i piloti – ci chiede di ‘lavorare insieme per migliorare ciò che non va. Ricordiamo dunque i fatti compiuti dalla dirigenza Meridiana. Dopo aver trascinato la vertenza per anni in una vuota quanto estenuante e frustrante trattativa, l’ultimo giorno utile ottiene una proroga alla scadenza di ben 72 ore e l’ultimissimo giorno presenta un piano lacrime e sangue che lascia senza lavoro più di 400 colleghi. Facendosi scudo con la ‘volontà del partner’ di cui nemmeno il Governo è riuscito a vedere alcuna forma scritta di accordo con Meridiana, mette uno contro l’altro i dipendenti del gruppo, ventilando fumose ipotesi di sviluppo futuro che passano necessariamente attraverso l’attuale fase di macelleria sociale”. Ma non solo. “Scarica, solo sui dipendenti, le colpe di manager incapaci o peggio – scrivono i piloti – fino all’attuale gestione che ottiene un accordo capestro che non finge nemmeno di salvare i posti di lavoro, ma che fa riferimento al Ccnl senza nemmeno avvicinarcisi, ma anzi peggiorandolo notevolmente”. E i piloti nella lettera rincarano la dose. “Quindi? Chi è vile, sleale e colpevole? – scrivono – Colui che ha ridotto la Compagnia in questo stato con scelte industriali folli e senza prospettive o chi, messo con le spalle al muro, difende il proprio reddito, il proprio posto di lavoro e quello dei colleghi ed è l’ultimo responsabile della difesa della sicurezza delle operazioni di volo?”. Infine l’Associazione piloti Meridiana chiede che “come in altre realtà, si leghi il contratto della dirigenza a quello dei Piloti – sostengono – che come liquidazione sua e del suo staff ci sia lo stesso importo lordo ‘offerto’ ai colleghi; che si ridimensioni la dirigenza in proporzione alla popolazione superstite; che ridistribuisca i premi produzione che regolarmente vi distribuite a tutte quelle famiglie immeritatamente colpite dalle vostre scelte. Ritirare tutte quelle lettere di licenziamento ingiuste e prodotte grazie al dumping intra-aziendale. Infine, necessariamente rimettere mano sull’ennesima imposizione contrattuale avviando un serio confronto”.
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