Meridiana, incontro al Mise: “Occorre unificare contratto con Air Italy”

In vista del nuovo incontro al Mise di domani, Meridiana ha diffuso una nota per ribadire che “la necessaria procedura di mobilità in Meridiana fly e in Meridiana Maintenance non è giuridicamente estendibile ad Air Italy, azienda non in crisi”, sollecitando l’unificazione del contratto di lavoro tra dipendenti Meridiana e Air Italy.

“Oggi, ancor più di ieri, alla luce delle prospettive future – è detto in una nota della compagnia aerea – è necessario superare questo assetto, che ha la sua ragione esclusivamente nei diversi costi operativi, mettendo fine alla contrapposizione fra i lavoratori di Meridiana fly e Air Italy. Air Italy, nata nel 2005, è stata acquistata da Meridiana nel 2011, con l’obiettivo di consolidare la posizione di Meridiana fly sul leisure, sul medio-lungo raggio e difendere la propria posizione sui collegamenti di linea domestici, sempre più in difficoltà a causa della concorrenza, in particolare della forte presenza dei vettori low cost.

La soggezione di Air Italy al controllo di Meridiana ha consentito un crescente coordinamento tra le due aziende, culminato con l’abbandono del marchio Air Italy nel 2013 e l’utilizzo di Meridiana quale unico brand commerciale. Le due aziende sono tuttavia rimaste chiaramente separate, in ragione soprattutto di una diversa struttura industriale, e in particolar modo dei costi, che ha consentito ad Air Italy di essere più competitiva”.

“Attraverso la partnership l’attuale surplus di personale in Meridiana fly ed in Meridiana Maintenance può essere sensibilmente ridotto, pur permanendo la criticità delle centinaia di reintegri effettuati per via giudiziaria a partire dal 2011 e che neanche la dimensione aziendale ipotizzata nella partnership può sostenere integralmente. Certo è che l’unificazione del contratto di lavoro – conclude la nota di Meridiana – rappresenta la chiave di volta per creare identiche condizioni per i lavoratori e concentrarsi sul nuovo piano industriale oggetto della partnership, auspicando che la circostanza venga da tutte le parti sociali responsabilmente gestita come una opportunità e non come una resa dei conti tra categorie professionali delle due aziende”.

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