Meridiana, arriva la mobilità per i 955 dipendenti in esubero

Scatta il conto alla rovescia della vertenza Meridiana . Oggi la compagnia aerea ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di mobilità per 955 lavoratori divisi fra Meridiana Fly (142 Piloti, 649 Assistenti di Volo e 89 Personale di Terra) e Meridiana Maintenance (75 tecnici). Questo sarà il numero di lavoratori coinvolti dal licenziamento collettivo in caso di mancato accordo con le parti sociali in base all’ultima proposta formulata dal management Meridiana nel recente incontro avvenuto al ministero dello Sviluppo economico. In caso di accordo sul contratto di lavoro, in vista della partnership con Qatar Airways, il numero degli esuberi si ridurrebbe a 527 unità.

Scadenze da rispettare
“L’apertura di tali procedure”- spiega una nota Meridiana-“avviene in coerenza con quanto illustrato dalle due aziende alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni competenti e risponde innanzitutto ai vincoli di tempistica esistenti, rappresentati dalla scadenza della cassa integrazione straordinaria  (30 aprile per Meridiana Maintenance e 26 giugno per Meridiana fly), e del termine del 30 giugno 2016 oltre il quale i trattamenti di sostegno del reddito al personale in mobilità andrebbero a ridursi in maniera significativa”. L’azienda, tenuto conto della durata della procedura di mobilità (75 giorni), aveva preannunciato come il 10 aprile 2016 fosse il termine ultimo per l’apertura della pratica dei licenziamenti.

Il piano industriale per ridurre gli esuberi
Negli incontri avvenuti il 7, il 14 e 23 marzo Meridiana ha presentato alle parti sociali il percorso che potrebbe ridurre di circa la metà il numero degli esuberi: il piano industriale del progetto di partnership con Qatar Airways prevede infatti un surplus di 527 lavoratori contro i 955 iniziali. L’azienda propone di recuperare 428 lavoratori attraverso i pre-pensionamenti, la mobilità volontaria incentivata, l’assorbimento di personale navigante nella controllata Air Italy e l’apertura della nuova flotta cargo nella base di Milano Malpensa. La proposta è però assolutamente vincolata all’accordo dei sindacati sulla revisione dei contratti di lavoro.

Il nodo da sciogliere
Un accordo che le organizzazioni sindacali sono disponibili a trattare solo a condizione che l’azienda superi il dualismo aziendale Meridiana- Air Italy attraverso una procedura di mobilità che interessi entrambe le compagnie e non solo Meridiana. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso da anni: la lista di anzianità dei lavoratori che dovranno essere licenziati. Con la lista unica i primi a cadere sotto la mannaia della mobilità sarebbero i più giovani dipendenti della controllata Air Italy. Il fronte sindacale sembra unito ma con sfumature diverse. Sia i confederali sia Usb, che rappresenta il maggior numero di assistenti di volo, non intendono fare passi indietro sulla partita del dualismo aziendale. Categorico Francesco Staccioli: “rinunciare alla battaglia sull’unificazione fra Meridiana ed Air Italy sarebbe una Waterloo sindacale, una sconfitta epocale”ha dichiarato il leader dell’USB. Per Staccioli occorre prima unificare le due aziende per poi iniziare le trattative sul nuovo contratto di lavoro. Più flessibile la posizione della Cisl che ritiene che le due questioni possano essere trattate contestualmente. ” Consideriamo unilaterale la procedura di mobilità aperta da Meridiana” spiega Gianluca Langiu della Cisl Trasporti Gallura “è una iniziativa che viola l’accordo quadro del 30 aprile 2015 in base al quale Meridiana si era impegnata in sede ministeriale a non avviare i licenziamenti prima della fine di giugno 2016. Si entrerà nel vivo della trattativa la prossima settimana negli incontri con le parti sociali annunciati dall’azienda”.

Costanza Bonacossa

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