Meridiana, al Mise si tratta sul contratto di lavoro: previsti 527 esuberi

Le trattative fra Meridiana e sindacati sono state sospese poco prima di mezzanotte ma riprendono questa mattina alle 11 al ministero dello Sviluppo economico. L’incontro verterà sul contratto di lavoro, si entrerà nel merito delle proposte fra le quali vi sono anche rilevanti limature economiche. Il confronto quindi prosegue e la buona notizia è che il Qatar è tornato al tavolo portando la sua proposta mentre l’azienda di Olbia ed i sindacati non hanno rotto le trattative. Inoltre viene dilatata sino a domenica prossima, alle 18, quando vi sarà un altro incontro, la procedura per la chiusura della mobilità.

La proposta dell’azienda non è stata accolta dalle sigle Apm (Associazione piloti Meridiana) e Usb, ma lo slittamento consentirà di poter aderire ancora alle ‘uscite volontarie’. Il confronto ieri sera fra sindacati e compagnia aerea è andato ad oltranza sino a tardi. In precedenza vi era stato un dialogo serrato fra governo e azienda, seguito da una chiara interlocuzioni fra governo e sindacati ai quali è stata illustrata la proposta di Qatar Airways, che intende rilevare parte della società, sul nuovo contratto di lavoro. La conclusione della procedura di mobilità slitta quindi di tre giorni proprio per dar tempo di trovare una eventuale intesa sul contratto che è un passaggio fondamentale per la successiva partnership con Qatar Airways che ha già annunciato una diminuzione degli esuberi.

I numeri. Con la firma del nuovo contratto di lavoro si avrebbero 527 esuberi (nessun pilota, 422 assistenti di volo, 48 del personale di terra e 57 della manutenzione) in caso contrario verranno avviati i licenziamenti per 955 dipendenti (880 in Meridiana Fly e 75 in Meridiana Maintenance), ma ai quali si devono sottrarre i circa 220 lavoratori che hanno già accettato la mobilità volontaria. Si annuncia un confronto serrato. La bozza di nuovo contratto presentata ieri non convince affatto le parti sociali soprattutto in alcuni punti come la possibilità chiesta dall’azienda di ricorrere a personale stagionale per il 50% dell’organico e la riduzione dello stipendio che in alcuni casi potrebbe portare ad un taglio netto della busta paga. Secondo un calcolo fatto dall’associazione Apm i più penalizzati potrebbero essere i piloti che hanno maturato anni di servizio nella compagnia e per i quali il nuovo contratto significherebbe rinunciare a metà dello stipendio attuale.

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