Lingua blu, allarme allevatori: “Ogliastra sul lastrico, subito risorse e vaccini”

Trentamila capi ovini colpiti dalla lingua blu su un totale di 65mila presenti in Ogliastra. Un territorio dove gli allevatori, già provati per l’annata siccitosa e per il prezzo del latte ai minimi storici, sono allo stremo e chiedono alla Regione interventi immediati per la loro sopravvivenza. Il grido d’allarme arriva dalla Cooperativa Latteria Sociale Sant’Antonio di Tertenia. “La lingua blu sta mettendo in ginocchio le aziende – spiega il presidente della Coop Mario Saverio Meloni – La Asl regionale è arrivata con le vaccinazione fino al golfo di Orosei con cui siamo confinanti, ma non da noi. Questo è il risultato e i numeri dell’epidemia cresceranno ogni giorno”, denuncia Meloni. Da qui l’appello alla Regione “per una iniezione di liquidità prima della fine dell’anno che ci aiuti a sbarcare il lunario, l’annata agraria per noi è ormai compromessa”.

“Stiamo parlando di 500-600 famiglie sul lastrico in Ogliastra, ovvero di tre fabbriche Alcoa che chiudono – attacca il sindaco Giulio Murgia – La malattia non è certo arrivata per colpa degli allevatori, che ne stanno pagando le spese, ma perché il servizio sanitario ha sottovalutato l’entità del problema. La Regione intervenga subito, non solo sotto il profilo economico ma anche della profilassi per limitare l’estensione”. A raccogliere il grido di dolore degli allevatori – presenti a Tertenia anche i vertici di Coldiretti – è stato Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio del Consiglio Regionale. “Proporrò un emendamento alla variazione di bilancio mercoledì prossimo, quando arriverà in Consiglio – promette – Bisogna stanziare subito le risorse per Ogliastra, prima della fine dell’anno. Per questo – annuncia Sabatini – proporrò la creazione di un team di lavoro ad hoc presso l’assessorato alla Sanità”.

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