La strage silenziosa dei morti sul lavoro, Sardegna da record: 16 vittime da gennaio

In Sardegna sono già 16 i morti sul lavoro in questo 2022. E l’anno non è finito. Il 2021, invece, si era chiuso a quota 12. Sono i dati emersi oggi attraverso gli Open data dell’Inail, recuperati in vista di domani, 9 ottobre, la 72° Giornata dedicata alla vittime sul lavoro ricordate dall’associazione Anmil che raccoglie gli invalidi e i mutilati.

L’ultimo operaio che ha perso la vita è stato il 54enne Salvatore Santeddu, schiacciato in una azienda agricola di Nuoro dal furgone che stava riparando. E prima di lui Stefano Nonnis, annegato alla Saras mentre riparava un pontile. Un bollettino drammatico. Una strage.

In Sardegna si sono contati cinque morti negli ultimi tre mesi. “La Sardegna si distingue in negativo per una preoccupante controtendenza rispetto ai dati nazionali che, con 677 morti contro 772 nei primi otto mesi dell’anno scorso, segna una diminuzione degli eventi luttuosi del 12,3 per cento”, spiegano da Anmil.

“Numeri su cui riflettere in profondità anche alla luce degli effetti della pandemia e dell’aumento dell’occupazione vanificato dalla crisi economica recente che fa dipendere la cifra degli incidenti da quello degli occupati – si legge ancora nella nota spiega nella nota dell’associazione -. Non a caso le province meno vivaci economicamente sono il Nuorese e il Sud Sardegna registrano una percentuale più bassa, rispettivamente con il 17,6 e il 10,9 di infortuni denunciati”. Tuttavia anche oggi proprio nel territorio, precisamente a Dorgali, si è registrato un nuovo incidente sul lavoro.

Alla luce di questa considerazione va letto anche anche il dato del -27,5%, sempre del Nuorese, sulle denunce per malattia professionale che invece sono aumentate dell’1,3% nel resto dell’isola. Così nei primi otto mesi di quest’anno. Il dato è sensibilmente inferiore alla media nazionale del 7,9%, ma nel Sassarese si registra un +42,9% da record. Nella stessa provincia sono raddoppiate anche le morti bianche, da tre a sei.

Osserva ancora l’Anmil: “Dall’analisi approfondita dei numeri in Sardegna non può sfuggire nemmeno il focus sull’agricoltura, settore che continua a registrare il maggior numero di incidenti, come una scomposizione delle statistiche conferma un ulteriore aumento degli infortuni in itinere derivanti dagli incidenti stradali spesso legati alle condizioni della viabilità”.

Infine il capitolo infortuni su scala regionale: sono aumentati del 36,3%, sebbene il dato sia sotto la media nazionale al 38,7%. Ma è preoccupante il dato su Cagliari e provincia: +80,6% con 1.610 casi in più rispetto al 2021.

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