È la Sardegna degli evasori fiscali, ovvero di coloro che spendono più di quanto dichiarano di guadagnare. Il dato è contenuto in una ricerca che Il Sole 24Ore ha affidato all’Università della della Tuscia. Il risultato è sorprendente: la nostra Isola è seconda in Italia per differenza tra consumi e redditi con una maggiore quota dei primi sui secondi pari al 20,9 per cento. Davanti c’è solo la Campania al 21,1, appena due decimi di punto. Al terzo posto, quasi appaiata, la Puglia col 20,7.
È una cifra enorme quella che in Italia si spende senza indebitarsi, ma evadendo il fisco: l’ateneo della Tuscia l’ha quantificata in 98,7 miliardi di euro, misurati nel 2017 sui redditi del 2016. Va precisato che l’evasione, in questo caso, non è accertata ma vale come fattore di rischio.
Rispetto alla somma totale, 23,4 miliardi risultano concentrati in Lombardia e 13,8 nel Lazio. L’unica regione in controtendenza, le Marche, dove si consuma meno di quanto si guadagna, con uno scarto negativo di 1,6.
Il Sole 24Ore ha commissionato la ricerca per simulare coi numeri i possibili scenari della Flat tax che il governo Lega-M5s vuole introdurre. Letteralmente il nuovo sistema fiscale non progressivo si traduce con ‘tassa piatta’. Ma il quotidiano economico l’ha ribattezzata Dual tax, viste le due aliquote che verrebbero applicate. Uno al 15 per cento per i redditi sotto gli 80mila euro, l’altra al 20 per guadagni superiori.
Immaginando che il Fisco sia in grado di intercettare e tassare questi consumi non giustificati, definiti così perché in teoria sarebbero impossibili senza contrarre prestiti, lo Stato ricaverebbe un gettito di 15,4 miliardi. “Tuttavia troppo poco – scrive Il Sole 24ore – per arrivare ai 50 necessari per coprire l’eventuale applicazione della dual tax”. Senza aumentare l’Iva, quindi senza maggiori spese per i contribuenti italiani. (al. car.)