Per le imprese artigiane sarde a disposizione 2 milioni di euro per “conquistare” nuovi mercati internazionali. Fondi stanziati nella variazione di Bilancio della Regione per spingere all’export le piccole imprese: solo lo 0,6% di queste ha rapporti commerciali esteri. Maria Amelia Lai e Daniele Serra (Confartigianato Sardegna): “La comunità di intenti tra Assessorato e il mondo
dell’artigianato ha dato i suoi frutti. Presto pronti progetti e piani formativi”.
Confartigianato Imprese Sardegna esprime dunque soddisfazione per un risultato fortemente atteso: “Apprezziamo lo sforzo che la Regione e l’assessorato hanno fatto anche in questa occasione concretizzatosi con questo importante finanziamento – commentano Maria Amelia Lai e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – ovviamente siamo solo all’inizio di un percorso di sostegno, valorizzazione e promozione delle imprese artigiane sarde all’estero che dovranno essere messe nelle condizioni di promuovere e vendere i prodotti isolani nei mercati già conosciuti e in quelli nuovi, creando, allo stesso tempo, reddito e lavoro”.
Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, lo scorso anno per le piccole e medie imprese manifatturiere della Sardegna (al netto della lavorazione del greggio e degli oli minerali) si è chiuso con 475milioni di euro di vendite all’estero con una crescita del 7% rispetto al 2021. Tra le categorie di beni che hanno trovato compratori all’estero ci sono gli alimentari con 205 milioni (+14,9% rispetto al 2020), i prodotti del comparto moda con 19 milioni (+5,2%), il legno-arredo con 24 milioni (+5,1%) e altri prodotti di altre imprese manifatturiere (occhiali, gioielli, ecc) con 14milioni (+2,9%).
“Purtroppo le aziende isolane che hanno intrapreso la via dell’export sono ancora troppo poche – sottolinea Serra – e i numeri posizionano l’Isola in fondo alla classifica nazionale. Questi fondi messi a disposizione serviranno affinché il sistema imprenditoriale e le Istituzioni possano lavorare insieme per far crescere sia i numeri delle realtà che vogliono puntare sui mercati esteri e accrescere il proprio giro d’affari. Il finanziamento della Regione – conclude il segretario di Confartigianato – potrebbe servire anche a incentivare il Digital Temporary Export Manager, figura che va ulteriormente rafforzata poiché consente di non caricare costi strutturali sulle piccole imprese e può rappresentare un’interfaccia formativo per risorse interne all’azienda”.