Il Bianco più caro della storia è un Vermentino: 1.300 euro. “Si paga la dignità della Sardegna”

Il suo nome è ConcaEntosa: è il Bianco più caro della storia. Una bottiglia costa 1.300 euro. Il vino lo produce Emanuele Ragnedda, figlio del fondatore dell’azienda Capichera ad Arzachena. Lui si è spostato a Palau, dove ha settanta ettari, di cui sette trasformati in vigneto.

Il prezzo del ConcaEntosa, visto che si tratta di uve coltivate in una zona dove il vento non manca mai, sta facendo il giro d’Italia. In quello stesso lembo di Gallura, Ragnedda produce anche lo Shar, da Shardana, i mitici guerrieri che secondo la leggenda, lasciarono la Sardegna per mettersi al servizio dei Faraoni. Fu un successo anche quello, la prima produzione dell’imprenditore quando si mise in proprio nel 2017, coronando il sogno di avere una cantina tutta sua. Adesso il target super lusso delle bottiglie.

Ragnedda è stato intervistato anche da La Repubblica, proprio per via dei 1.300 euro. L’imprenditore ha detto: “Si paga la dignità della Sardegna, senza alcun compromesso”. Lui poi ha fatto notare che nelle degustazioni del suo vino i voti presi dal ConcaEntosa sono solo cinque asterischi. Il massimo della valutazione.

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