È a un passo dalla definizione finale della vertenza ex Legler: ieri pomeriggio nell’Aula consiliare del comune di Macomer si è tenuta la riunione tra Regione, organizzazioni sindacali e i sindaci dei Comuni che hanno attualmente in carico i 22 lavoratori interessati, in vista della firma dell’Accordo che avvia un piano di interventi di reinserimento di durata triennale.
L’incontro, guidato dal capo di gabinetto della Presidenza Filippo Spanu, ha illustrato agli amministratori la bozza di
Accordo che Regione e sindacati stanno rifinendo e che si sono dati appuntamento per sottoscrivere entro la fine dell’anno. Un’intesa che, compatibilmente con l’attuale quadro normativo e sfruttando l’esperienza maturata nel corso dell’ultimo anno, supererà l’impostazione emergenziale per favorire una soluzione definitiva, con l’avvicinamento alla pensione dei lavoratori interessati: traguardo tagliato da già quattro ex Legler.
Parte integrante della riunione è stata la presentazione delle linee guida del Piano contenente interventi per l’inserimento e il reinserimento lavorativo, su cui sta per essere pubblicato un Avviso pubblico da parte dell’Aspal. Marcello Cadeddu, per conto dell’Agenzia sarda per le politiche attive del Lavoro, ha illustrato i contenuti dell’Avviso. Si tratta di una misura sperimentale di valenza sociale che, nel rispetto della normativa nazionale, prevede per ciascun lavoratore l’avvio di un progetto a fini di utilità sociale in favore della sua comunità con la costituzione di un rapporto di lavoro, con un’organizzazione del terzo settore, e connesso versamento di contributi previdenziali.
In attesa della pubblicazione dell’Avviso, l’assessora egionale del Lavoro, Virginia Mura, ha firmato ieri mattina l’atto che autorizza la prosecuzione dei “cantieri comunali” che attualmente si fanno carico dei lavoratori, per un periodo massimo di tre mesi oltre il prossimo 31 dicembre: la proroga è necessaria per coprire il “periodo ponte” prima dell’avvio operativo dei nuovi progetti.