Gennaio di mobilitazione per gli operai dell‘Eurallumina di Portovesme e per gli ex lavoratori della Keller di Villacidro. I primi, che sono fuori dalla fabbrica da 1.272 giorni, oggi sono stati in Regione. “Non è più procrastinabile – ha detto iol delegato Antonello Pirotto – il riavvio dello stabilimento, specie dopo che l’azienda (la multinazionale russa Rusal) ha dettagliato e garantito il pieno rispetto delle rigorose normative sui temi ambientali e sanitari”.
Quanto alla Keller, azienda in liquidazione specializzata nella manutenzione e realizzazione di carrozze ferroviarie e chiusa da oltre sei anni, la vertenza riguarda 300 lavoratori. Il 31 dicembre sono scaduti gli ammortizzatori sociali e oggi gli dipendenti, riuniti in assemblea ai cancelli dello stabilimento, hanno deciso, insieme ai sindacati, di avviare una nuova mobilitazione. In corteo con le auto si sono recati nei comuni di residenza, Villacidro, Gonnosfanadiga, Arbus, Guspini e San Gavino, per presidiare le aule consiliari e incontrare i sindaci. Allertata anche la Prefettura di Cagliari.
“Le interlocuzioni dell’assessorato dell’Industria con i cinesi e con la Mida vanno avanti e la Keller è tra le nove aziende sotto il faro dal Mise, ma senza ammortizzatore sociale si disperde la forza lavoro e tutti i possibili progetti di riavvio morirebbero in partenza”, spiega all’Ansa Gianluigi Marchionni della Cgil. “La politica deve dire quali sono le soluzioni per questa vertenza che è in piedi. Oggi solleviamo l’asticella e proseguiremo nella mobilitazione sino a mettere in piedi iniziative direttamente in Regione”, conclude il sindacalista. Nel novembre scorso nel Medio Campidano era arrivata una delegazione di osservatori della Chengdu Xinzhu Road and Bridge Machinery Co.Ltd, una grande azienda con sede nella provincia di Sichuan che realizza, tra le altre cose, locomotive e convogli per metro e tram. Anche la Mida di Livorno, del gruppo Sniap, sarebbe interessata a rilevare lo stabilimento.