Edilizia, Cna: altro crollo nel 2013 (-13,7 per cento). Le case più care a Olbia

Non sembra aver fine la crisi del mercato immobiliare in Sardegna. Il 2013 si è chiuso con un nuovo calo delle compravendite, pari a meno 13,7 per cento e si aggiunge al crollo del meno 23 per cento registrato nel 2012. Lo scorso anno in tutta l’Isola sono state vendute 9.772 abitazioni, nuove o usate, cioè 1.556 in meno rispetto al 2012. Il mercato residenziale si è più che dimezzato rispetto alle medie del triennio 2004-2006, quando erano circa 21 mila le compravendite annue. I dati arrivano dal centro studi della Cna Sardegna che lancia un appello alla giunta di Francesco Pigliaru perché la Regioni orienti proprietari e imprese alla riqualificazione del patrimonio edilizio inutilizzato.

Il calo del mercato immobiliare continua sia nei 12 Comuni capoluogo monitorati dalla Confederazione degli artigiani (-11 per cento), che negli altri centri finiti sotto osservazione (-15 per cento). L’analisi indica “un settore ancora molto debole, ma nonostante tutto individua alcuni segnali di ripresa nelle principali aree urbane, seppure attenuati nell’ultima parte del 2013. Dal quarto trimestre 2012 si era infatti osservato un rallentamento nel calo delle compravendite, dal meno 16 per cento del primo trimestre al -12,9 del secondo per arrivare al -7 nel terzo. La tendenza al miglioramento va ricondotta alle principali aree urbane, in particolare ai comuni capoluogo nelle province storiche”, hanno spiegato Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna e presidente della Cna Costruzioni.

A sentire i due, “un primo segnale di crescita delle compravendite c’è stato persino a Cagliari e si è registrato nel terzo trimestre dell’anno scorso: +17 per cento, non accadeva da fine 2011. Nuoro ha avuto un andamento positivo dei primi tre trimestri (+6 per cento, +20 e +47), mentre ad Oristano sono andati meglio gli ultimi tre (circa +6,8 per cento di crescita per trimestre). A Sassari, in controtendenza, il trimestre di ripresa è risultato l’ultimo (+7,6 per cento). Nei restanti Comuni invece l’immobiliare stenta a riprendersi”.

Secondo la ricerca della Cna, ad aprile 2014 le quotazioni medie delle abitazioni in vendita oscillavano fra i 3.240 euro al metro quadro in provincia di Olbia-Tempio ai 931 euro della provincia del Medio-Campidano. Da un’analisi dei prezzi a livello di città nel comune di Olbia le abitazioni rimangono le più care: 2.500 euro al metroquadro medi contro i 2.300 di Cagliari. Dopo aver ricordato che “il mercato del credito rimane ancora molto rigido in Sardegna” per Cna “la crisi del mercato residenziale non si risolve costruendo nuove case, considerato che ci ritroviamo con oltre 219 mila case vuote – hanno concluso Porcu e Zanda – ma offrendo risposte alla domanda abitativa esistente e non soddisfatta di anziani, giovani coppie e soggetti con scarsa capacità reddituale. Per rilanciare l’intera filiera delle costruzioni occorrono idee e politiche nuove. Serve un progetto di riqualificazione del nostro patrimonio edilizio”.

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