“Non permetteremo che Rwm si trasformi in una nuova vertenza, gli effetti occupazionali sarebbero devastanti per un piccolo paese del Sud Sardegna, che vanta un’economia che gravita quasi interamente sulle sorti della fabbrica Rwm Italia“. L’ha dichiarato l’assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda che con la collega dell’Industria, Anita Pili ha incontrato in videoconferenza i vertici della fabbrica di armamenti del gruppo tedesco Rheinmetall Defence, con sede a Domusnovas. Obiettivo, individuare soluzioni per salvaguardare i 170 posti di lavoro: Rwm Italia è stata oggetto, nel luglio 2019, del provvedimento di sospensione delle licenze di esportazione per bombe d’aereo verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
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Attualmente è l’unica società italiana a vedere interrotta l’esecuzione di contratti in corso, operativi sulla base di regolari autorizzazioni. La decisione è stata presa in seguito a una mozione parlamentare del precedente Governo, che vieta la vendita di bombe d’aereo e missili all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, fino a quando non ci sarà un progresso significativo del processo di pace nell’area coinvolta. Ora la Regione chiede “un confronto immediato per scongiurare il rischio di apertura di una procedura di mobilità per i lavoratori sardi e per consentire all’azienda, in tempi brevi, il riavvio delle attività produttive nello stabilimento di Domusnovas”. Intanto, ha aggiunto Zedda, “oggi è stato firmato il verbale di accordo per la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per il quale ci aspettiamo pronta risposta dal ministero del Lavoro”. L’assessora Pili ha spiegato che “nella fase attuale è stato necessario determinare gli obiettivi di Rwm per consentire alla Regione di fare la sua parte e di vagliare l’eventuale ipotesi di un confronto con il Governo che ha causato la sospensione delle licenze di esportazione. Grazie a questo incontro propositivo siamo in grado di valutare le proposte presentate dalla società per individuare a breve il nuovo percorso da seguire”.