Disoccupazione e crisi energetica, riparte la mobilitazione nel Sulcis

Riparte la protesta dei metalmeccanici del Sulcis Iglesiente. Fiom-Fsm-Uilm hanno convocato il gruppo dirigente ed i delegati del territorio in un’assemblea che si terrà dalle 9 al Consorzio Industriale di Portovesme lunedì 21 marzo, per avviare una mobilitazione, “che rimetta al centro il rilancio dell’industria e dell’occupazione nel territorio”.

“A fronte della gravissima crisi esistente, derivante sicuramente dagli attacchi ai diritti dei lavoratori degli anni passati, si sono aggiunti gli ultimi due anni di crisi causati dalla pandemia, e ultimamente dalla grave guerra in continua evoluzione – spiegano i sindacati – Quanto subìto ha fortemente indebolito il sistema produttivo ed eroso il potere di acquisto delle buste paga. Il costante aumento energetico, abbinato a quello del costo dei prodotti petroliferi e del gas, stanno rischiando di far crollare l’economia del paese Italia, figurarsi quale rischio corre il polo industriale di Portovesme”.

Allo stesso tempo, sempre secondo le sigle occorre discutere “e risolvere urgentemente”, il problema degli ammortizzatori sociali, “avere certezze su investimenti che garantiscano il futuro delle fabbriche esistenti (Enel e Portovesme srl), di quelle legate alla filiera di alluminio (Sideralloys e Eurallumina) e delle eventuali nuove opportunità di rilancio industriale ed occupazionale.

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