Secondo Unioncamere, in Italia i fallimenti di aziende e società, nel primo trimestre 2014 hanno segnato un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La situazione in Sardegna è ancora peggiore: la percentuale ha infatti avuto un’impennata superando la media nazionale e attestandosi al 31% con 76 casi di fallimento.
In Italia, una procedura fallimentare su 4, aperta tra l’inizio di gennaio e la fine di marzo, ha riguardato aziende che operano nel commercio (+ 24% rispetto allo stesso periodo del 2013). In crescita anche i fallimenti nell’industria manifatturiera, un comparto in cui il fenomeno era in calo nel 2013: nel primo trimestre del 2014 si contano 763 fallimenti di imprese industriali, il 22,5% in più dell’anno precedente.
Dal punto di vista geografico, l’aumento dei default riguarda tutte le aree del Paese: in misura maggiore, rispetto alla media nazionale, nel Nord Ovest (+22,8%), nel Centro (+23,0%) e nel Mezzogiorno (+27,8%); sotto la media nel solo Nord-Est (+12,5).
Le uniche regioni in cui i fallimenti appaiono in diminuzione sono la Basilicata (-17,6%), il Molise (-9,1%) e la Calabria (-2,4%).