Pronunciata oggi la sentenza sul fallimento dell’Ila. Un anno e quattro mesi sono stati inflitti all’ex amministratore Gianfranco Molinas, mentre rispettivamente sei e quattro mesi (convertiti in pena pecunaria) sono stati infilitti ai sindaci Giorgio Ledda e Carlo Deidda. Assolto completamente il terzo sindaco Alberto Meconcelli.
La sentenza è stata pronunciata dal Gup del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, al termine del rito abbreviato di uno dei vari processi innescati dall’inchiesta sul crac della Ila di Portovesme, società sulcitana fallita nel 2009 con un buco di 69 milioni di euro e facendo perdere il lavoro a 190 dipendenti.
I quattro imputati erano accusati di bancarotta e altri reati, ma molti dei principali capi d’accusa sono caduti anche per i tre condannati. Lo scorso anno, a dicembre, sempre davanti al Gup Altieri, era stato assolto dall’accusa di truffa e falso anche il funzionario della Provincia di Cagliari, Nicola Sciannameo.
Avevano, invece, patteggiato Andrea Giuliano, Agostino Orlandi, Marcello Usai, Salvatore Rivano, Giovanni Carboni e Carlo Carraro, oltre agli amministratori Robert Carboni, Andrea Binetti e Stefania Gambacorta, ritenuti dalla Procura i principali responsabili del crac.
Ancora in corso, con rito ordinario, i processi a Mariano Mariani, Luigi Crippa, Pietro Crescimbeni, Leonardo Piras e Pietrino Molinas.