“L’Assessorato regionale dei Trasporti ha valutato che la documentazione presentata da Volotea per ciascuna delle sei rotte previste nella procedura di emergenza per l’assegnazione del servizio di continuità territoriale aerea è risultata carente nelle dichiarazioni rese ai sensi del Dpr 445 del 2000″. Così si legge in una nota inviata alle redazioni alle 13.08.
Dunque per la continuità aerea dalla Sardegna, dagli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero verso Roma e Milano, resta in campo solo Ita, la nuova Alitalia sanata coi soldi dello Stato. Volotea aveva partecipato al bando sardo ma commettendo due errori di forma: non è stato allegato il documento d’ideneità del legale rappresentante e nella busta non compariva la ragione sociale.
L’assessorato sardo ha giudicato “questa carenza insanabile“, è scritto ancora nella nota. “Si procederà ora alla verifica dei requisiti dichiarati dall’altro concorrente”, è scritto ancora nel comunicato diffuso dalla Regione. Non è dato sapere se Volotea, compagnia spagnola con sede legale a Barcellona, faccia o meno ricorso, in virtù di quello che negli appalti pubblici si chiama “soccorso istruttorio“. Ovvero la possibilità di sanare picocli vizi emersi dall’esame delle offerte.
Intanto dalla Regione filtra che tra Ita e Volotea era stato il vettore spagnolo ad aver presentato i ribassi maggiori per collegare a prezzi agevolati nei prossimi sette mesi. tanto durerà l’assegnazione delle rotte pubblicata dalla Regione con il bando d’urgente per evitare di lasciare la Sardegna isolata.
Volotea aveva presentato un ribasso ridotto tra il 21,5 per cento e il 23, a seconda delle tratte, rispetto alla base d’asta di 37 milioni di euro. Complessivamente erano state presentate dodici buste, alla scenda di mercoledì 29 settembre, dopo l’invito da parte della Regione Sardegna a tutte le compagnie che operano in ambito nazionale.
Differenziate le tariffe tra residenti sardi e non residenti che devono essere garantire, al lordo delle tasse e oneri, per chi vive nell’Isola sono stati previsti 39 euro per volare su Roma e 47 euro da e per Milano. Per i non residenti, il prezzo dei biglietti sarà stabilito dal mercato. Quindi con oscillazioni a seconda della domanda.
