Caro traghetti, il Consiglio si compatta: “Il Governo intervenga con urgenza”

Il Consiglio regionale della Sardegna si è espresso formalmente sul caso del caro traghetti e dell’aumento delle tariffe per tutte le linee da e per la Sardegna. L’Assemblea ha approvato questa mattina la mozione “sulle conseguenze dell’entrata in vigore delle nuove norme della Convenzione internazionale Marpol (Annesso VI) dell’International Maritime Organization delle Nazioni Unite, e della direttiva europea 2016/802, che prevedono la riduzione del tenore di zolfo di alcuni combustibili liquidi tra cui rientrano quelli utilizzati sulle unità navali e sulla necessità di individuare le soluzioni più idonee per contrastare gli effetti degli aumenti decisi dalle compagnie di navigazione di circa il 30 per cento delle attuali tariffe per tutte le linee di collegamento da e per la Sardegna”.

Il testo, sottoscritto da tutte le forze politiche rappresentate in Aula, impegna il presidente della Regione, Christian Solinas, e la Giunta regionale “ad avviare tutte le iniziative presso il Governo nazionale e la Commissione europea al fine di scongiurare un aggravio di costi dei trasporti via mare, che determinerebbe un isolamento ancora maggiore per i sardi e un disastro per la nostra economia e in particolare per due settori trainanti come il commercio e il turismo; nelle more dell’aggiudicazione del nuovo bando per la continuità marittima, a chiedere un impegno finanziario dello Stato a favore delle compagnie o degli utenti, come previsto dalla stessa normativa sopra richiamata, per attenuare l’impatto economico e sociale causato dall’aumento dei prezzi”.

“Sono convinto che si debba agire in modo unitario, solo così l’azione di chi rappresenta il popolo sardo nelle istituzioni democratiche può essere più incisiva”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, Michele Pais, aprendo i lavori della seduta statutaria sul caro trasporti marittimi scattato dall’inizio del 2020 per effetto dell’entrata in vigore della direttiva Ue ‘Zolfo’. Una disposizione che impone un combustibile a bassa percentuale di zolfo, quindi molto più costoso, con un impatto notevole sull’economia dell’Isola. Alla seduta hanno partecipato anche i parlamentari sardi: il deputato Pietro Pittalis, il senatore Emilio Floris per Forza Italia; il deputato Salvatore Deidda di FdI; il senatore M5s Gianni Marilotti; per la Lega la senatrice Lina Lunesu e il deputato Guido De Martini; per il Pd i deputati Romina Mura, Gavino Manca e Andrea Frailis, e il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi. E poi Anci e Cal. “L’incontro odierno – ha sottolineato Pais – vuole dimostrare che, in nome di un comune denominatore, si possono creare anche sedi di confronto interistituzionale nelle quali poter convogliare, in una unica azione, le molteplici idee e le molteplici iniziative che, intraprese da sole, potrebbero risultare sterili o poco efficaci”. Secondo il massimo rappresentante dell’Assemblea “l’aumento delle tariffe contribuirà ad accrescere gli svantaggi strutturali che penalizzano la Regione Sarda”. Quindi, ha concluso, quello che si affronta è “un tema che tocca il principio di uguaglianza sostanziale”.

“Oggi dalla Sardegna parte un messaggio forte e corale di tutti i propri rappresentanti istituzionali nel Consiglio regionale, nelle autonomie locali e nel Parlamento nazionale, che intendo rappresentare con vigore al Governo ed in particolare al presidente Conte, perché si assumano provvedimenti immediati in materia di sterilizzazione dei rincari sui noli marittimi per gli autotrasportatori sardi conseguenti all’entrata in vigore delle nuove norme Ue”. Ha dichiarato all’Ansa il presidente della Regione Christian Solinas, a margine della seduta. Una riunione che il governatore ha dovuto abbandonare prima della conclusione per predisporre gli ultimi dettagli del vertice pomeridiano sulla continuità aerea.

“La continuità territoriale delle merci è un tema vitale per la Sardegna – ha spiegato – che incide sull’intero tessuto economico produttivo dell’Isola, sui prezzi dei prodotti e sul comparto dell’autotrasporto, che soffre per primo e pesantemente i rincari per un valore approssimativo di oltre 50 milioni di euro all’anno”. Quindi, ha aggiunto Solinas, “occorre fare presto e serve un fronte comune come quello testimoniato nell’odierna seduta del Consiglio regionale per ottenere dal Governo le risorse indispensabili a dare ristoro agli autotrasportatori e favorire la transizione verso carburanti sempre meno inquinanti e dunque a favore di un ecosistema che vogliamo con forza tutelare e preservare in un’ottica di green new deal“. “Questa transizione – ha concluso – non dobbiamo nascondercelo, ha dei costi sociali che non possono essere scaricati sugli anelli deboli della catena ma è giusto che sia lo Stato ed il settore pubblico a farvi fronte in vista di un obiettivo così importante a favore del creato e della sua conservazione”.

Condividere gli obiettivi per poter fare “la voce grossa” a Roma. I parlamentari presenti alla seduta statutaria del Consiglio regionale sul caro traghetti sono tutti d’accordo nel dire che i confronti interistituzionali rappresentano – lo dichiara per prima la deputata del Pd Romina Mura – “il modo giusto di procedere per le grandi questioni che determineranno il futuro della Sardegna e delle sue prossime generazioni”. Il senatore del M5s, Gianni Marilotti, è concorde: “Al di là degli accenni polemici – ha chiarito in Aula – mi sembra stia emergendo un atteggiamento condiviso su un tema vitale per la nostra terra”. Anche il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, guarda “con favore ad una collaborazione più forte fra Governo e Regione, anche per legare il tema del caro-trasporti a quello della continuità”, spiega. Opinioni diverse sono emerse, invece, sull’approccio dell’esecutivo Conte. “So che il Governo sta valutando nell’immediato l’applicazione di incentivi specifici che non violino il principio degli aiuti di Stato – dichiara ancora la deputata Mura – poi, nel nuovo bando della continuità territoriale marittima, dovremo prevedere tutto questo”. Tuttavia il deputato di Fi, Pietro Pittalis, sostiene che “finora non si è sentita una posizione chiara del ministro dei Trasporti. Noi proponiamo uno strumento di intervento, un emendamento al decreto milleproroghe o un decreto ad hoc come si è fatto in altre occasioni, che stanzi almeno 50 milioni da concordare con la Sicilia”.

Sulla stessa linea il senatore azzurro, Emilio Floris: “Questo tema non riguarda solo Sardegna ma coinvolge le isole maggiori e non solo, un fatto che può aiutarci a trovare numeri”. Salvatore Deidda (Fdi) ha dichiarato invece che “il governo deve prendersi le sue responsabilità”. Il collega di Montecitorio Guido De Martini (Lega) ha fatto notare che “il tema dei trasporti dovrebbe portarci tutti a posizioni di unanimità, mentre invece mi rendo conto che nonostante la nostra sola bandiera con i quattro mori in realtà siamo divisi”. Entrando nel merito più tecnico della problematica, la senatrice del Carroccio Lina Lunesu ha ricordato che “Saras sta producendo e vendendo carburante a basso contenuto di zolfo e questa può essere una opportunità per la Sardegna”.

Dall’altra parte, nonostante il voto unanime alla mozione, non si spengono le polemiche dell’opposizione “sulla mancanza di comunicazione al Consiglio da parte della Giunta”. Il primo a sottolinearlo è il capogruppo di Liberi e Uguali, Daniele Cocco: “Questo accade sia sul tema in oggetto dell’aumento delle tariffe che sulla questione continuità aerea”. Lo stesso hanno evidenziato Massimo Zedda (Progressisti) e Gianfranco Ganau (Pd). L’ex sindaco di Cagliari ha insistito sulla necessità di “patti sottoscritti tra la Regione e la delegazione dei parlamentari sardi, patti chiari di pochi principi”, e ha fatto notare che “oggi per la prima volta tutti assieme, con deputati e senatori, discutiamo di questi temi”. Il capogruppo dem, dopo aver richiamato l’opportunità che l’Aula sia sempre tenuta a conoscenza delle intenzioni della Giunta, ha ricordato che anche il tema del caro tariffe “rientra a pieno a titolo nella vertenza dell’insularità“.

Quindi ha invitato i parlamentari eletti nell’Isola “a favorire la discussione e l’approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare che giace nella commissione Affari costituzionali del Senato”. Il consigliere del M5s Roberto Li Gioi si è soffermato sulla decisione del ministero dei Trasporti annunciata il 31 gennaio di stanziare 12 milioni per gli autotrasportatori. “Sono meglio di nulla”, ha chiarito replicando a Michele Cossa (Riformatori), che invece aveva definito basso lo stanziamento. In generale, il presidente della commissione Insularità ha affermato che la direttiva Ue su carburanti “colpisce soprattutto la Sardegna e non altri”. Allo stesso modo Franco Mula (Psd’Az) ha evidenziato “l’inopportunità che siano i sardi a pagare il costo delle politiche ambientali e degli investimenti a carico degli armatori”. Sul fronte Lega, Dario Giagoni ha osservato che “il rincaro del 30 per cento non può essere attribuito a una decisione delle compagnie di navigazione ma a chi non è intervenuto per impedire che l’Ue determinasse questo aumento”. Infine Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) ha auspicato “scelte strategiche e non scelte tampone”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share