Protocollo d’intesa firmato questa mattina tra Comune di Cagliari e Fondazione Banco di Sardegna: la prima sfida è la candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura per il 2019. Fra sei anni, ma bisogna fare in fretta: l’amministrazione presenterà la pre-iscrizione entro il 20 settembre. ”In realtà – ha spiegato il sindaco Massimo Zedda durante la presentazione dell’accordo – la proposta è partita dal Ministero. E noi siamo pronti a raccogliere la sfida: naturalmente ci occorrerà anche la collaborazione di altre istituzioni, come la Regione o l’Università”.
C’è già il sostegno della Fondazione: ”Anche partecipare – ha detto il neo presidente Antonello Cabras – e ambire alla preselezione delle prime cinque città è importantissimo. Non lasceremo nulla di intentato per arrivare al traguardo finale”. Il modello? Soprattutto Marsiglia, come ha spiegato l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni: ”Sono riusciti a creare una sinergia tra città e territorio intorno, in quel caso la Provenza. Una sfida di cambiamento, per Cagliari, incentrata sulla capacità di ricucire i presidi culturali”. In campo monumenti, ma anche mare e progetti culturali. Allargandosi anche al resto dell’isola a cominciare dal Sulcis Iglesiente e dalla cultura mineraria.
”Marsiglia – ha spiegato Puggioni – ha riscritto se stessa senza perdere le sue radici”. In generale, per quanto riguarda il protocollo d’intesa, il sostegno della Fondazione riguarderà soprattutto attività e beni culturali, ricerca e innovazione, produzione artistica e sviluppo locale sostenibile. La Fondazione firmerà presto nuovi protocolli d’intesa anche con con altri Comuni: le erogazioni per il sostegno senza fini di lucro – ha spiegato Cabras – di questo tipo di progetti arrivano annualmente a circa quindici milioni di euro.