Cagliari, i gestori dei distributori di benzina: “Tassa camerale ingiusta”

“Da anni la Faib (Federazione autonoma italiana benzinai) aderente alla Confesercenti sta cercando di risolvere l’ingiusto prelievo che le Camere di Commercio esercitano a carico dei gestori dei distributori di carburante, nel determinare la tariffa del Diritto Annuale che ogni impresa iscritta nell’apposito registro è tenuta a versare per coprire il fabbisogno economico di tali enti”, la denuncia è dell’associazione di categoria secondo la quale “la stortura nasce dal fatto che la tassa viene determinata annualmente in misura del fatturato che queste aziende hanno sviluppato nell’esercizio finanziario dell’anno precedente, intendendo per fatturato “la somma dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, come dichiarati ai fini dell’Irap”. “La nostra situazione è paradossale – ha spiegato Antonello Pili, presidente Faib Cagliari – i nostri associati, infatti, secondo le regole ordinarie, sono tenuti a scrivere in bilancio l’importo complessivo delle vendite nonostante queste determinino un ricavo che per il 97% circa è rappresentato da tasse e imposte (accise, addizionali varie) che non entrano nelle tasche degli operatori e che non determinano il reale margine economico su cui essi possono contare. Si verifica il caso assurdo dell’applicazione di una tassa su una tassa. Appare evidente, infatti, che un semplice aumento dell’accisa sui carburanti, che non comporta nessun vantaggio economico al gestore, modificando al rialzo il volume dei ricavi nei bilanci delle imprese, avrà come conseguenza certa un aumento del Diritto Camerale”.

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