Alcoa, siglato l’accordo per il subentro di Invitalia. Pili: “Un’intesa patacca”

Sarebbero stati concordati ieri, tra i rappresentanti di Alcoa e il Governo, i termini dell’accordo sullo stabilimento di Portovesme che permetterà il subentro di Invitalia nella gestione della ricerca di investitori per la cessione della fabbrica, scongiurando lo smantellamento del sito industriale del Sulcis. Ne dà notizia il deputato di Unidos, Mauro Pili, che è venuto a conoscenza di alcuni dettagli del memorandum già inviato nella sede di Pittsburgh, in Pennsylvania, per la firma dei vertici della multinazionale. Poi la palla tornerà al Governo per la sottoscrizione dell’accordo definitivo. Ma l’intesa non piace al parlamentare sardo ed ex presidente della Regione Sardegna. ”

Non ci sarà nessuna firma solenne proprio perché gli americani hanno assegnato all’intesa un valore insignificante – denuncia Pili – l’unica clausola apparentemente rilevante è che Alcoa non farà lo smantellamento. Il compito di smantellare o prendere in giro i lavoratori spetterà invece ad Invitalia. Per un anno dovrà essere il governo attraverso Invitalia a collocare sul mercato l’impianto di Portovesme, poi se non dovesse trovare interlocutori dovrà demolire. Alcoa pur di uscire da questa vicenda dovrebbe aver accettato di mettere sul tappeto una cifra pari alle presunte bonifiche. Si ipotizza tra i 30 e i 40 milioni di euro che consentiranno al colosso americano di iscrivere la partita nei propri bilanci a costo zero, visto che assegnano al Governo la cifra prevista per lo smantellamento”. Secondo il deputato, “è probabile che Renzi, oggi in Sardegna, tenti di manipolare queste informazioni spacciandole come un risultato positivo. In realtà è l’ennesimo tentativo di prendere altro tempo senza nessuna soluzione concreta per la ripresa produttiva tantomeno per il ricollocamento dei lavoratori – denuncia -. A questo si aggiunge che non è stata definita nessuna risposta per alcune centinaia di lavoratori che dal 31 dicembre prossimo resteranno senza ammortizzatori sociali”.

 

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