L’agnello sardo si aggiunge alla lista di prodotti attestati dall’Istituto Nordest qualità (Ineq) di San Daniele. L’Istituto è infatti il nuovo organismo di controllo designato dal Consorzio di tutela della Igp agnello di Sardegna.
La scelta, che ha visto il voto unanime da parte degli allevatori sardi, è avvenuta agli inizi di dicembre a Macomer (Nuoro) nel corso dell’assemblea dei soci. Ineq svolgerà il ruolo di ente terzo autorizzato dal ministero delle Politiche agricole, che ha il compito di verificare il rispetto del disciplinare di produzione attraverso il Piano dei controlli a più livelli: in campagna, nei mattatoi e nei centri di lavorazione carni inseriti nel sistema Igp. Il disciplinare per l’agnello prevede che l’animale provenga da pecore di razza sarda, sia nato, allevato e macellato in Sardegna, la vigilanza da parte del Consorzio di tutela sul corretto utilizzo del marchio nelle fasi di commercializzazione. In questa fase sul mercato vi è la supervisione del Consorzio di tutela e all’Ispettorato per il Controllo Qualità e Repressione Frodi del Ministero dell’Agricoltura, effettuando il controllo di conformità delle comunicazioni ai consumatori rispetto a origine, metodo di produzione e caratteristiche del prodotto presenti in etichetta.
Tra i prodotti controllati e certificati da Ineq figurano le Dop Prosciutto di San Daniele, Prosciutto Veneto BE, Prosciutto Toscano, Prosciutto di Carpegna, Valle D’Aosta Jamon De Bosses e Lard d’Arnad, Salamini italiani alla cacciatora e Salame Brianza oltre alle Igp Prosciutto di Sauris, Mortadella Bologna, Cotechino Modena, Zampone Modena e Salame Cremona, cui si aggiungono la filiera Dop Cinta Senese e quelle lattiero casearie dei formaggi Dop Stelvio, Pecorino Romano e Pecorino Sardo.