Si svolgerà giovedì 15 maggio, a partire dalle ore 16.00, presso la sala convegni del palazzo della direzione mineraria di Montevecchio (Guspini) la seconda parte del simposio internazionale intitolato Johann Georg Bornemann, un naturalista imprenditore nella Sardegna dell’Ottocento.
Durante i suoi soggiorni nell’Isola il naturalista e imprenditore minerario tedesco ebbe modo di studiarne i fossili, le rocce e le piante, tanto che le sue monografie relative ai fossili del Cambriano sardo sono un classico della letteratura scientifica sulla paleontologia della Sardegna.
Il simposio, oltre a mettere in rilievo l’importanza del lavoro scientifico svolto da J.G. Bornemann in Germania, in Italia e in Sardegna, avrà come scopo anche quello di ricostruirne le vicende che lo portarono nell’Isola nonché la sua fitta rete di relazioni con i più importanti esponenti della politica, dell’industria e del mondo accademico italiano, francese e tedesco, come, per esempio, von Humboldt, Sainte-Claire Deville, La Marmora, Sella, Marchese e altri ancora.
Sono in programma tre relazioni: la prima a cura di Antonietta Cherchi e Rolf Schroeder si occuperà di Johann Georg Bornemann: scienziato e imprenditore nella Sardegna dell’Ottocento; la seconda di Giancarlo Nonnoi verterà su Le scienze della terra nell’Italia e nella Sardegna post-risorgimentali; la terza di Paola Atzeni indagherà l’Antropologia delle forme di vita quotidiana nelle miniere di Gennamari e Ingurtosu nel Secondo Ottocento.
Oltre al convegno, il palazzo di Montevecchio ospiterà un’interessante mostra iconografica sulla vita e sulle opere di J.G. Bornemann, nonché un excursus storico e bibliografico sulle figure di spicco della storia delle miniere sarde. Il programma prevede anche un’escursione al villaggio minerario di Ingurtosu e al cosiddetto “Castello di Bornemann”.
Una selezione di testi sul tema è già consultabile su Sardoa D-Library, la prima biblioteca tematica digitale dedicata alla Storia della Scienza in Sardegna.
Carlo Mulas