‘Di muro in muro’, le residenze artistiche a San Sperate e Neoneli per raccontare il territorio

Teatro, musica e muralismo per raccontare un territorio. È il progetto di residenza artistica ‘Di muro in muro – Per raccontare un territorio’, promosso da Antas Teatro, nato dall’esigenza di tutelare, potenziare e reinventare l’inestimabile patrimonio muralistico-artistico di San Sperate e di provare a replicare la fortunata esperienza in altre comunità, a iniziare da quella di Neoneli, paese già di suo ricco di tradizioni, storie e attività culturali. L’obiettivo comune degli artisti e, più in generale, di tutti i coinvolti, sarà quello di realizzare delle nuove opere (artistiche, teatrali, musicali) con il maggior coinvolgimento possibile delle comunità di riferimento.

I protagonisti. Sono tantissimi gli artisti coinvolti nel progetto “Di muro in muro”: gli attori, i registi e i musicisti di Antas Teatro, innanzitutto, compagnia ospitante e padroni di casa; Oriol Caminal Martinez, artista e muralista catalano che già in passato ha lavorato in Sardegna; Teatro Atlante di Palermo, compagnia esperta di teatro civile e comunitario (famoso anche per le esperienze nel carcere Ucciardone di Palermo); gli studenti dell’Istituto comprensivo “G. Deledda” di San Sperate; la Consulta giovanile di Neoneli; gli allievi della Scuola Civica di Musica di San Sperate, diversi artisti e street artisti under 35 isolani.

Muralismo teatrale. La dimensione del racconto (attraverso un approccio multidisciplinare che trova il suo punto d’equilibrio nei linguaggi del teatro) e il coinvolgimento delle comunità locali (intese soprattutto come produttrici civiche di buone pratiche) sono gli assi cartesiani su cui si muove il progetto artistico “Di muro in muro”, che parte dalle suggestioni narrative evocate dai murales per sviluppare dei corti teatrali. L’esito scenico delle residenze verrà rappresentato nelle strade, di fronte ai murales da cui le pièces prenderanno spunto, con l’obiettivo di coinvolgere le comunità e i territori. Le performance saranno trasmesse in streaming su Noarte TV. Sui murales già realizzati e su quelli che prenderanno forma, verranno inoltre applicati dei QR code che consentiranno la visione on demand dei relativi spettacoli.

Femminicidio, una riflessione. Processo inverso, invece, per il laboratorio cominciato in questi giorni e che ha per tema il femminicidio. Gli operatori di Antas Teatro sono al lavoro sui testi di Serena Dandini tratti da “Ferite a morte”, ai quali si ispirerà il muralista catalano Oriol Caminal Martinez per la realizzazione di un murales a partire dai primi giorni del 2017.

Gli obiettivi. Il progetto si pone un triplice obiettivo: 1) consentire la mobilità e la permanenza di artisti nazionali e internazionali nelle comunità ospitanti; 2) coinvolgere artisticamente le nuove generazioni, con l’obiettivo di creare delle nuove scuole di produzione culturale, partendo dalla mirabile esperienza di “San Sperate Paese Museo” e del suo più illustre rappresentante, il compianto Pinuccio Sciola; 3) realizzare dei progetti originali in sinergia con le comunità locali.

I tempi. Le residenze, avviate questa settimana, entreranno poi nel vivo con la messa in scena dei corti e la realizzazione dei nuovi murales tra il 6 e il 12 gennaio, tra il 6 e il 12 febbraio, e infine a marzo, tra il 20 e il 27.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share