Festival dei tacchi 2017, otto giorni di appuntamenti sino al 10 agosto

Ha preso il via ieri il Festival dei Tacchi, rassegna culturale ogliastrina tra Ierzu, Ulassai e Osini in programma sino al 10 agosto. Il calendario degli appuntamenti è come sempre arricchito da una serie di eventi collaterali a carattere ludico come escursioni e spazi enogastronomici e si affiancano a spettacoli teatrali e presentazioni di libri. Quest’anno è la diciottesima edizione: tra i protagonisti Marco Paolini, Ascanio Celestini e, dopo 30 anni di assenza dall’isola, torna la svizzera Gardi Hutter (foto d’archivio).

Questi gli appuntamenti per il fine settimana, a partire dalle 17 di oggi a Ierzu, con Giancarlo Biffi e Silvestro Ziccardi che presentano nella sede della Pro Loco il libro “Gesuino Nemus”. Alle 19, sempre a Ierzu, lo spettacolo Passioni, nella cantina Antichi poderi.

Domani 5 agosto, l’evento clou alle 21.30: ritorna Ascanio Celestini, uno degli ospiti più attesi del Festival 2017, con un nuovo spettacolo dal titolo “Che fine hanno fatto gli indiani Pueblo?”. È la seconda parte di una trilogia che comincia con “Laika”. In entrambi i casi si tratta di vicende di personaggi che vivono ai margini della narrazione alla quale siamo abituati. Personaggi che non hanno alcun potere e spesso stentano a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostrerà qualcosa di prodigioso.

Domenica 6 agosto si comincia alle 9 con un’escursione nel bosco di Sant’Antonio, sempre a Ierzu, per una lezione di yoga all’aperto. Alle 19 un altro grande ospite di questa edizione: Marco Paolini, paladino del teatro civile, torna in Sardegna con il reading “U. Piccola Odissea Tascabile. La narrazione di Paolini viaggia su invenzioni di linguaggio immediato, pop, politicamente scorretto ma che mantiene fedelmente tutte le corrispondenze con le tappe, gli incontri e le peripezie del viaggio omerico. L’oralità riassume i canti dell’Odissea attraverso una sorta di verso libero che a tratti si fa ritmo sonoro, ballata che viaggia tra luoghi comuni, gli oggetti simbolo e feticci del nostro tempo trattati come isole di spazzatura galleggianti in mare.

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