Cala Gonone Jazz, teatro gremito per il fusion degli Yellow Jackets

Una prima serata che ha riempito il teatro di Cala Gonone quella del 27 luglio. Alle 19,00 insieme alle esposizioni di Crisponi/Tondo/Fois -la cui visione sarà possibile ogni giorno sino alla fine del festival- è stata servita una frugale, ma succulenta degustazione di benvenuto a base di vini e formaggi di Dorgali e altri invitanti assaggi.

I primi curiosi non si fanno attendere e, seguiti dagli habitué e dagli amanti della musica, hanno iniziato ad accedere alle sale e infine al teatro, sin dai primi momenti gremito e strepitante. L’atteso arrivo degli Yellow Jackets non ha infatti scontentato il pubblico, ormai sempre più esigente, colto e stimolante anche per chi, gli eventi, li organizza. Tra gli astanti anche il direttore editoriale della Treccani ed ex-ministro Massimo Bray, in veste di appassionato e cultore del jazz.

Il quartetto composto da Russell Ferrante al piano e le tastiere, Bob Mintzer al sax e l’ewi, il “nuovo acquisto” Dane Alderson al Basso e Will Kennedy alla batteria, ha scalzato definitivamente l’idea del fusion jazz come genere di nicchia, coinvolgendo tra applausi entusiasti e acclamazioni a gran voce i presenti. I quattro strumentisti si sono esibiti con alcuni nuovi brani e pezzi improvvisati riservandosi ognuno la propria parte in solo tra la potenza dei fiati di Mintzer, il sei corde di Alderson, le melodie sincopate e Kennedy e l’estro di Ferrante, ancora legatissimo al festival e Cala Gonone dopo ben 27 anni dalla sua prima partecipazione.

Venerdì 29 alle 11,30 l’auditorium delle Grotte del Bue Marino è il turno di Mauro Usai con il progetto “Ethnico, my wind instruments”, inciso nel 2015, tramite il quale Usai convoglia le diverse esperienze di teatro, danza, video e concerti canalizzandoli nella sua passione per gli strumenti a fiato (flauto traverso, sax tenore e soprano, quena, sikus, bansuri, dizi, pipjolos). La sua è una curiosità che gli ha consentito di muoversi verso strade ancora mai battute, percependo la magia del soffio che si tramuta in suono, articolandosi verso la complessità della musica. Un atto che lui definisce simile a quello dell’artigiano, che crea, plasma, dà forma.

Le degustazioni all’Acquario, alle 19,30 saranno da godersi grazie a due eventi degni di nota. A rendere omaggio al festival e quello che rappresenta, il direttore editoriale della Treccani, nonché nuovo Presidente del Salone del Libro di Torino, Massimo Bray. L’ex-ministro dei Beni e delle Attività Culturali si confronta col giornalista Giuseppe Deiana in un tema caro alla manifestazione: il turismo sostenibile, di qualità e culturale.

A seguire, il Trio MUM (Mario Massa – tromba, Michele Uccheddu – percussioni, Valter Mascia – sax soprano) in un’esibizione che riunisce diversi ambienti sonori in un meticciato che ha come background il jazz, la musica classica e l’etnica.
Il Teatro Comunale apre le sue porte alle 22,00. Sul palco Mauro Sigura 4et (Mauro Sigura – oud, Gianfranco Fedele – piano ed elettronica, Alessandro Cau – batteria, sbirofono ed elettronica, Tancredi Emmi – contrabbasso) con una concezione del blues e della world music reinterpretata anche grazie all’ausilio di strumenti appartenenti a tradizioni altre. Dal 2013, Mauro Sigura inizia a lavorare con Gianfranco Fedele, Alessandro Cau e Tancredi Emmi al progetto MAURO SIGURA 4et: “The Colour identity”, un progetto in cui le sue composizioni -insieme a quelle di Gianfranco Fedele, Tancredi Emmi e Alessandro Cau- si icontrano in un caleidoscopio di suoni, colori e linee di frontiera per tracciare una linea musicale immaginaria capace di unire le sonorità Mediterranee e i ritmi africani con le atmosfere sonore del Nord Europa.

Si chiude sabato con Baba Sissoko in Grotta, Frisko Abate, Francesca Saba e Stefano Guzzetti all’Acquario e Michael Blake in Teatro.

Ingresso spettacoli Grotte: 5 €

Ingresso spettacoli Acquario: 5 €

Ingresso spettacoli Teatro Comunale 29-30 luglio: 10 €

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share