Al via la rassegna itinerante “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”

Quando nel 1976 il regista americano Mel Brooks, diresse un film comicissimo, ma “muto”, corredato da didascalie, come ai tempi classici del cinema senza parola, diede la possibilità di un vocalizzo esclusivamente al mimo Marcel Marceau, che, paradossalmente, era l’unico, tra lo stellare cast del film, il quale lavorasse senza parlare. Il tentativo riuscito di Brooks voleva sottolineare, con una sincera nostalgia, i tempi in cui il cinema era “universale”, senza dover adattarsi alle traduzioni, alle interpretazioni, alla recitazione più vocale che espressiva. Tale percorso lo ritroviamo in altri registi contemporanei, sia per scelta sperimentale sia estetica. Il più recente successo del “muto” nei nostri ultimi anni é “The artist” (2011), vincitore addirittura di cinque Oscar. Dunque, riflettere sulle modalità di un cinema senza parole, partendo pure dalla storia della settima arte, è un’operazione culturale interessante e importante. La rassegna “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, organizzata dalla associazione “La macchina cinema” con il supporto di vari partner tra cui la Regione Sardegna e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda, che si svolgerà dal 13 febbraio al 31 marzo, ha l’ambizione di arrivare al pubblico in maniera itinerante, toccando sette città (Cagliari, Quartu S.Elena, Monserrato, Elmas, Bitti, Terralba, Villanova Monteleone), in luoghi culturali che possano aggregare spettatori curiosi e disposti a farsi contagiare dalla “magia del muto”. Cosi, film i quali vanno dai primi risultati pionieristici ai tentativi sperimentali dei nostri giorni, “invaderanno” biblioteche, circoli del cinema, scuole sicuramente con opere sorprendenti per la loro freschezza e originalità, ricordandoci, nei loro lontani “scenari” e realizzazioni, quanto il cinema sia stato un media popolare e anche fondante per le correnti artistiche dal Novecento sino al nuovo millennio. Un elemento intrigante sarà far eseguire a musicisti dal vivo il commento sonoro dei film, cercando di ricreare le emozioni del pubblico, supportato nella visione delle immagini, dalla musica la quale spesso serviva anche per sottolineare pathos o allegria di alcune scene.

Il progetto prevede anche un convegno che si terrà alla Cineteca Sarda il 25 febbraio, impostato sulle variabili estetiche e contenutistiche del cinema muto con interventi di storici del cinema, esperti, critici, organizzato nelle tematiche allo stesso modo delle proiezioni della rassegna: gli albori, le pioniere, il muto italiano, il muto in Sardegna, il muto contemporaneo. Per quanto riguarda le pioniere si avrà modo di riscoprire la figura straordinaria di Alice Guy e si potranno vedere, a proposito della nostra isola, oltre le celebri immagini dei Savoia in visita in Sardegna a inizio del secolo (filmati dagli operatori dei Lumiere) anche altri contributi “sardi” al cinema muto, ormai divenuti dei classici. Si proietterà, infatti, e si parlerà del mitico “Cenere” (1916) firmato dall’attore Febo Mari, ma, come si sa, pensato e strutturato dalla grande Eleonora Duse, nella sua unica interpretazione cinematografica, un media da lei molto amato(in un’intervista a Matilde Serao affermava:” Ah, si può fare tanto,tanto con il conematografo.” e a cui regala una performance ardita, estremamente moderna, fuori dai canoni proprio della recitazione ai tempi del muto. Troveranno spazio pure “La Grazia”(1929) di Aldo De Benedetti, che sarà proiettato al Liceo Scientifico “Brotzu” di Quartu S.Elena e lo splendido “Cainà” (1922) di Gennaro Righelli, ma che vive della interpretazione e delle invenzioni filmiche dell’attrice protagonista, Maria Jacobini. Un altro evento in concomitanza con la rassegna sarà lo spettacolo teatrale “Buongiorno, vecchio Melies”, scritto da Alessandro Macis per Omero Antonutti, nei panni del regista, il quale ha fatto sognare il pubblico di “primitive” sale, ma pure di fiere con le sue opere create con la polvere dei sogni, della fiaba, dell’immaginario e dell’ironia.

Elisabetta Randaccio

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