Alcune tutele sul welfare, il mantenimento di una parte dei trattamenti economici (i buoni pasto e la quota di premio di risultato maturato nei sei mesi scorsi), ed una serie di garanzie (per esempio turni e ferie già programmati) per mitigare eventuali modifiche nella organizzazione del lavoro: è tutto previsto nell’accordo siglato da azienda e sindacati per proteggere i dipendenti WindTre ‘ceduti’ a Comdata, e ieri approvato in assemblea dai lavoratori a Cagliari quasi all’unanimità.
“Alla fine di una lunga e difficile trattativa durata quasi trenta ore ininterrotte, oltre a contrastare sino all’ultimo questo progetto aziendale, abbiamo messo alcuni paletti a tutela di diritti acquisiti in Wind Tre, che rischiavano di essere spazzati via in questa cessione che avviene contro il parere del sindacato e dei lavoratori coinvolti”, spiegano le Rsu Uilcom Marianna Stara, Federica Marchese e Alessandra Melis. “Questo è un precedente che rischia di diventare destabilizzante per un intero settore che impiega circa duecentomila lavoratori di cui diecimila solo in Sardegna – dichiara Riccardo Loi della segreteria regionale Uilcom – crediamo che quest’ennesimo episodio dimostri che è necessario intervenire proprio sulle regole del gioco: in un Paese civile non si può tollerare che i lavoratori possano essere ceduti come un qualunque bene aziendale. Il lavoro è un’emergenza nazionale che va tutelata a qualunque costo”.