Videogiochi, ecco il lavoro del futuro: porte aperte nell’accademia di Cagliari

Sviluppatori, grafici, disegnatori. Giovani sardi a caccia delle professioni del futuro, come quella legata all’industria dei videogiochi in costante crescita da anni e solo da poco tempo sbarcata in Sardegna. A Cagliari la Game Maker Academy apre le porte per presentare la sua scuola annuale dei videogiochi, per mostrare dove si formano i giovani sardi che vogliono inserirsi nell’industria del videogame.

Un’occasione per conoscere nel dettaglio gli indirizzi con piani di studio diversificati: Game Developer e Game Artist. Quasi 900 ore di attività tra lezioni, laboratori e workshop da ottobre a giugno per formare i giovani appassionati. L’Open Day si terrà il prossimo sabato, 25 luglio dalle 9 a Cagliari nella Sala Espace Peacock, in via Campidano.

“Lo scorso anno abbiamo formato circa 20 futuri creatori di videogame, divisi tra Developer e Artist, e gli studenti del primo anno sono pronti a mostrare le loro capstones proprio durante l’OpenDay.” – spiega Andrea Assorgia direttore dell’Academy. “Gli studenti del secondo anno invece hanno terminato il percorso di formazione e sono pronti ad ottenere le importanti certificazioni caratteristiche del settore e stanno già facendo i primi passi come professionisti”.

In generale il percorso all’interno di Game Maker Academy aiuta gli allievi a diventare figure esperte e capaci di inserirsi con facilità sia all’interno di studi affermati, dove tutti hanno una propria specializzazione, sia all’interno di realtà più piccole dove ogni professionista riveste più ruoli chiave. Game Maker Academy ha un metodo innovativo per specializzare nuovi professionisti “completi” nella creazione di videogame.

Gli iscritti ai due differenti indirizzi rappresentano le figure chiave nel processo di creazione di un’opera videoludica. Formando dei gruppi omogenei realizzeranno una capstone, un videogioco completo, che per gli allievi rappresenterà il primo ingresso nell’industria del videogame. “L’intera scuola è orientata verso la creazione di un proprio portfolio di opere realizzate, vero biglietto da visita nel settore dell’industria videoludica” – aggiunge Andrea Assorgia – “Tutte le lezioni si svolgono davanti allo schermo e sono improntate ad acquisire la pratica necessaria al mestiere”.

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