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Vertenza Sardegna 1, la vicenda sarà portata a Roma

L’Ordine dei giornalisti della Sardegna esprime piena solidarietà ai colleghi e al personale di Sardegna 1 Tv da dieci giorni in assemblea permanente per il mancato pagamento di numerose mensilità di stipendio e auspica una rapida e positiva conclusione della vertenza sindacale. Il presidente dell’Odg, Filippo Peretti ha, inoltre, reso noto che “porterà questa vicenda, che sta assumendo significati di carattere generale, all’attenzione degli altri Ordini regionali nella Conferenza dei presidenti programmata a Roma per il 30 ottobre“.

“La decisione dell’editore Giorgio Mazzella, presidente di Banca di Credito Sardo (gruppo Banca Intesa), di cedere la maggioranza delle quote a un dipendente che, per sua stessa ammissione, non ha i soldi per pagare un solo stipendio – ha sottolineato l’Ordine – rischia di far precipitare in modo drammatico la crisi aziendale, cosa che avrebbe anche gravissime conseguenze sul già delicato sistema del pluralismo dell’informazione. Dopo aver partecipato a fianco all’Associazione della Stampa, al Comitato di redazione e ai lavoratori in sciopero alla manifestazione di mercoledì scorso in Consiglio regionale, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna porterà la vicenda all’attenzione della Conferenza”.

Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha incontrato ieri, nella redazione di via Venturi, i giornalisti e i dipendenti di Sardegna 1 in assemblea permanente da dieci giorni.

“Condivido le preoccupazioni di giornalisti e dipendenti di Sardegna 1 che stanno vivendo con totale incertezza le sorti dell’emittente – ha detto Zedda -. L’anno prossimo l’emittente televisiva dovrebbe compiere 30 anni e c’è da chiedersi se sarà un compleanno di festa. La preoccupazione è doppia perché da una parte il pensiero va alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie che, al momento, non hanno avuto alcuna rassicurazione su come i nuovi acquirenti vorranno rilanciare la rete. Allo stesso tempo – ha proseguito il sindaco – c’è il timore che Cagliari e la Sardegna debbano rinunciare ad un altro capitolo nella storia dell’informazione locale: è una eventualità che negli ultimi anni si è verificata troppe volte”.

“La società si è detta ‘aperta al dialogo con i dipendenti’. Mi auguro – ha concluso Massimo Zedda – che si ponga in essere un confronto leale dal quale scaturiscano soluzioni reali nell’interesse di tutti, lavoratori e cittadini”.

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