Undici anni con Domus de Luna: festa all’Exme di Pirri tra giochi e spettacoli

Buon compleanno a Domus de Luna: la fondazione onlus attiva nel cagliaritano in progetti di accoglienza e solidarietà ha compiuto ieri 11 anni. L’anniversario è stato celebrato con una grande festa all’Exme, l’ex mercato rionale di Pirri-Cagliari dove Domus de Luna ha messo casa da quattro anni.

Una grande soddisfazione per il suo fondatore Ugo Bressanello: era il 2005 quando Bressanello, 48 anni, dopo un passato lavorativo nel mondo della finanza e delle telecomunicazioni ebbe l’idea di dare vita a un progetto per sostenere bambini, ragazzi e mamme in difficoltà. Da allora la Fondazione ha messo in piedi quattro comunità di accoglienza tra Quartu e Quartucciu e tantissime attività destinate a persone che vivono situazioni di disagio e più in generale ai ragazzi che hanno voglia di confrontarsi e trovare occasioni di crescita.

Dal 2012 la Fondazione ha trovato una sede nell’ex mercato di Pirri: una struttura nel quartiere di Santa Teresa che per anni è stata fatiscente, sede di spacciatori e piccoli criminali. “Abbiamo avuto dal comune la concessione dello spazio a patto di sostenere tutti i lavori di restauro della struttura e pagare un canone di affitto – ci racconta Bressanello: dopo un anno di lavori e un investimento di mezzo milione di euro l’Exmé ha ospitato le prime attività creative ed espressive per ragazzi”.

Oggi lo spazio è occupato da bambini e giovani di tutte le età, vengono qui soprattutto nel pomeriggio e la sera: fanno i compiti, giocano a ping pong, biliardino, giochi da tavolo, videogiochi o a calcetto, disegnano e dipingono. Ci sono anche uno studio di registrazione e uno di video: l’ultima fatica per alcuni ragazzi è stata il laboratorio di musica rap con cui hanno creato brani e realizzato i videoclip. Periodicamente si possono seguire corsi di teatro, ballo, riciclo creativo, c’è una lezione serale di zumba.

Is Murusu de Santa Teresa
Is Murusu de Santa Teresa

Non mancano i laboratori di graffiti, e infatti l’esterno dell’Exmé è coloratissimo: di recente, in collaborazione con il Comune di Cagliari, Domus de Luna è uscita dalle mura dell’ex mercato e insieme a Urban Center Cagliari ha dato vita al progetto di street art “Is Murusu de Santa Teresa”, con la direzione artistica di Manu Invisible e la partecipazione degli artisti Warpix-Duo, Davide Medda, Crisa, Koffa, Frode e Dzia.

“Crediamo di aver portato una piccola rivoluzione a Pirri – sottolinea Ugo Bressanello – qui vengono ogni sera tantissimi ragazzi, abbiamo coinvolto circa duecento persone del quartiere che frequentano abitualmente lo spazio. Insieme agli abitanti della zona abbiamo ripulito alcune aree che sono state trasformate in giardini e in un campo di calcetto, e da qualche tempo la strada è occupata una volta alla settimana dal mercato della Coldiretti. Grazie ai contributi dei nostri sostenitori riusciamo a garantire l’apertura quotidiana dell’Exmé e la presenza di una quindicina di persone che ci lavorano tra tecnici, educatori, allenatori sportivi e collaboratori vari. Ospitiamo inoltre anche altre associazioni come Codice Segreto che si occupa di persone con disabilità, Isperanzia, Agevolando Sardegna, Polo Positivo, Diapo, Sardarch e le Donne di Santa Teresa”.

Oltre all’Exmé Domus di Luna, che vive grazie a contributi privati, donazioni, 5 per mille e con iniziative di marketing sociale,  si occupa anche di accogliere minori e mamme in difficoltà: lo fa con la Casa Cometa, la Casa delle Stelle, la Casa dei Sogni e la Casa del Sole, comunità destinate ad accogliere ragazzi e bambini allontanati da casa o donne con problemi familiari. Alcuni di questi verranno occupati nella Locanda dei Buoni e dei Cattivi, bed&breakfast e ristorante in via Vittorio Veneto a Cagliari pluripremiato dalla Guida Michelin come miglior locale italiano per rapporto tra qualità e prezzo: sono una cinquantina le persone che qui hanno avviato un percorso lavorativo nuovo.

Il percorso proposto da Domus de Luna guarda dunque alla società da diversi punti di vista: dai ragazzi che hanno semplicemente bisogno di uno spazio dove esprimersi a quelli con problemi di comportamento o familiari. Qui passano anche giovani messi in prova dal tribunale o dalle comunità. “Solo in Sardegna ci sono più di mille ragazzi allontanate dalle famiglie per motivi diversi, di questi il 40% è affidato a un’altra famiglia, e gli altri? Con i nostri progetti ne seguiamo una quarantina ma non basta. La nostra è una realtà piccola che funziona: per fare la differenza però ci vorrebbero tantissimi altri microsistemi simili per offrire alle persone un posto dove crescere”.

Francesca Mulas

 

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