Un sardo su 5 in condizioni di povertà. Caritas: “Crescono le diseguaglianze”

Poveri in aumento del 2 per cento e popolazione residente in calo. Sono i dati che emergono dal Report su povertà ed esclusione sociale in Sardegna 2019 della Caritas, presentato a Sassari dal delegato della Conferenza Episcopale sarda per il Servizio della carità, il vescovo di Iglesias Giovanni Paolo Zedda, dall’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba e dal delegato regionale della Caritas Raffaele Callia. Secondo il lavoro curato dal Servizio studi e ricerche della Caritas, la povertà relativa in Sardegna è aumentata, passando dal 17,3 per cento del 2017 al 19,3 per cento del 2018.

A questa povertà economica si affiancano una povertà demografica e una educativa che rendono preoccupante il quadro sociale della Sardegna. Anche perché, secondo i dati analizzati dalla Caritas, oltre ad aumentare il numero di persone in stato di povertà relativa, cresce il divario fra le categorie sociali, la disuguaglianza fra le persone più ricche e quelle più povere. Nel 2018 il numero di persone che si è rivolto ai Centri d’ascolto delle 10 Caritas sarde è aumentato dell’11,7 per cento rispetto all’anno precedente: 7.903 le persone ascoltate una o più volte.

Si tratta soprattutto di italiani (66 per cento), gli immigrati sono oltre 2.500, di nazionalità soprattutto senegalese, nigeriana, marocchina e romena; circa il 40 per cento di questi si è rivolto ai Centri di Cagliari. Le richieste di aiuto riguardano prima di tutto il cibo, quindi un sussidio economico e un aiuto di tipo sanitario. Dal punto di vista demografico, in 10 anni nell’isola c’è stato un deficit di oltre 26.000 unità, causato in particolare da un saldo naturale che dal 2010 è costantemente negativo. Ad aumentare in Sardegna è anche la povertà educativa: su 7.903 persone che si sono rivolte ai Centri di ascolto i “Neet” 15-29enni ascoltati nel 2018 sono 1.343 (pari al 16,9 per cento). Il loro livello di istruzione è basso, il 56 per cento possiede solo la licenza media. Nel 2018 si è registrata l’incidenza più alta (23 per cento) di 18-24enni che non hanno titoli scolastici superiori alla licenza media, non sono in possesso di qualifiche professionali, non frequentano corsi scolastici e neppure attività formative.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share