Ultimo giorno prima della zona gialla. Conto alla rovescia per le riaperture

Ultima domenica di zona arancione in Sardegna dove sono già cominciate le prove generali per il nuovo regime di zona gialla che prevede un ammorbidimento delle restrizioni sia per quanto riguarda bar e ristoranti sia per i luoghi di cultura come musei, centri d’arte e biblioteche. I dati su contagi e ricoveri dell’ultimo bollettino sul coronavirus nell’Isola confermano i segnali positivi con 61 nuovi contagi e i posti occupati nelle strutture ospedaliere che continuano a diminuire. Certo è fondamentale tenere alta la guardia perché l’esperienza della scorsa estate (al netto dei vaccini) ha insegnato che la situazione può peggiorare nel giro di poche settimane. La campagna vaccinale aiuta ad affrontare le riaperture con più tranquillità anche se la Sardegna non è ancora entrata pienamente a regime trovandosi all’ultimo posto tra le regioni italiane per rapporto di dosi consegnate e somministrazioni effettuate.

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In questo quadro l’economia e la cultura isolane scaldano i motori: bar e ristoranti si preparano a riposizionare i tavolini all’aperto per ospitare i clienti e sperare di risollevarsi dopo mesi di altalena tra aperture di due settimane e chiusure. Sino al 30 maggio, infatti, sarà possibile avere i clienti in spazi aperti mentre dal primo giugno via ibera anche agli spazi chiusi dalle 5 alle 18 (sempre in regime di zona gialla). Sia all’aperto che al chiuso il massimo di clienti per tavolo deve essere di quattro persone se non si tratta di conviventi.

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Riaprono anche musei, centri d’arte e biblioteche in orari precisi e con gli ingressi contingentati per rispettare le norme di sicurezza. Un primo segnale di ritorno alla vita normale per realtà che hanno sofferto la pandemia da un punto di vista economico e che hanno costretto i gestori di musei e centri d’arte a spostare la propria attività in Rete per non perdere il contatto con i visitatori. Tra queste anche il sito Unesco di ‘Su Nuraxi’ a Barumini che da domani sarà di nuovo visitabile assieme al polo museale ‘Casa Zapata’ e il Centro culturale Giovanni Lilliu. Il sito archeologico arà visitabile nella sua nuova veste dopo il completamento delle operazioni di restauro che hanno permesso una migliore fruizione dell’area archeologica, anche all’interno del nuraghe.

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