Ucciso con un colpo alla testa. Domenica d’orrore nel Nuorese

Chi ha sparato ieri sera a Silanus, nel Nuorese, lo ha fatto da vicino. E probabilmente ha pure guardato in faccia la sua vittima. Un colpo di pistola e Bachisio Cossu, 34 anni, è caduto a terra. Morto, davanti casa, poco dopo le 20. Separato, padre di tre figli piccoli, era in compagnia della nuova compagna, Valentina Mura. Una scena di ordinaria quotidianità: l’auto, una Volkswagen Golf nera, appena parcheggiata e le buste della spesa da portar dentro. Poi lo sparo, mentre la donna era in casa, il lago di sangue. E solo una sagoma che si allontana alla periferia del paese, in via Nazario Sauro, intravista dall’unica testimone corsa fuori spaventata. Le sue urla hanno richiamato l’attenzione dei vicini e di una sua parente, poi il tentativo di rianimarlo, ma all’arrivo dell’ambulanza e del personale del 118 per il giovane non c’era proprio più nulla da fare. Ed è caccia all’uomo, probabilmente dileguatosi in campagna, e alle ragioni del gesto.

Le indagini. Cossu era operaio stagionale della cooperativa casearia Lacesa di Macomer e allevatore. Da qualche anno stava tentando di farsi una vita nuova ed è sul legame con l’attuale compagna che si è concentrato nelle prime ore il lavoro degli inquirenti, la donna infatti ha un precedente matrimonio alle spalle con un allevatore di Noragugume coinvolto e infine prosciolto nella omonima faida che ha insanguinato il suo paese e nell’attentato al sindaco di Ottana.

I carabinieri del Comando provinciale, della compagnia di Macomer e della stazione di Silanus che indagano sull’omicidio per tutta la notte hanno anche sentito parenti e amici della vittima per cercare di individuare movente e responsabile dell’agguato. Prevista in giornata l’autopsia sul corpo dell’uomo assassinato ieri. Oltre a quella legata al mondo agropastorale, si indaga poi su possibili legami con il lontano omicidio del padre della vittima: Pasqualino Cossu era stato ucciso nel 1989 e il suo assassino non ha mai avuto un un nome. Ma non viene esclusa la pista passionale. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Oristano, Marco De Crescenzo.

Il macabro precedente. Un rituale, quello dell’omicidio, che appunto si ripete nella famiglia Cossu: il padre di Bachisio, Pasqualino, è stato ammazzato nel 1989, quando lui aveva solo 9 anni. A trovare il corpo la moglie, preoccupata. Era andata all’ovile e qui la terribile sorpresa. Ma è presto, secondo i Carabinieri, per mettere in relazione i due fatti di sangue. A Silanus, comunque, i Cossu sono conosciuti come una famiglia tranquilla: la madre, rimasta vedova, ha aperto un bar, così come un altro dei tre figli. Sull’omicidio indagano i Carabinieri della stazione di Silanus e quelli della compagnia di Macomer.

L’ultimo delitto nel paese è di appena due anni fa: l’omicidio di Antonello Arca, 37 anni. Prima ancora, negli anni ’80, un elenco di delitti rimasti senza colpevoli. Questioni di pascolo, dispetti e furti di bestiame ma anche fatti della malavita locale. Vicina, negli anni addietro, al giro di sequestri di persona e ai giri di denaro da riciclare.

 

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