Quel maledetto giovedì dovevo venire in chiesa e invece mi sono trasformato in bestia feroce”. Nelle prime righe di una lettera dal carcere – i cui stralci sono stati pubblicati dall’Unione Sarda – Giovanni Murru, l’uomo di 46 anni arrestato per aver ucciso con dieci coltellate la moglie, Federica Madau, di 32 anni, ricorda quel tragico 2 marzo dello scorso anno, definendosi “uno schifoso assassino”. La missiva è stata consegnata dal legale di Murru al Gup Ermengarda Ferrarese nell’udienza nel quale il procuratore Danilo Tronci ha formulato le accuse di omicidio aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di coniugio.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, la lettera fa anche riferimento alla moglie Federica: “se non mi amava più e se ha fatto quello che ha fatto sicuramente in parte è colpa mia, forse non sono riuscito a darle ciò che voleva, forse non sono riuscito ad amarla come desiderava”.